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L’esposto in Pretura di Rifondazione Comunista contro Regione Piemonte

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BIELLA – La segreteria di Rifondazione Comunista Biellese ha diffuso il seguente comunicto stampa.

Rifondazione Comunista  saluta operatrici ed operatori  delle RSA e delle Case di Riposo che Venerdì 29 Maggio andranno al lavoro con la fascia nera al braccio in memoria dei troppi anziani  morti e protesteranno sotto la sede della  Regione Piemonte , responsabile di una gestione completamente sbagliata dell’emergenza ed  abilmente  scaricata sulle loro spalle.

Invisibili, ma in prima linea ad affrontare una situazione dura e pesante,non riceveranno alcun premio ne dalle Istituzioni ne dai multiformi datori di lavoro  del welfare privato o appaltato che sia.

Per loro solo dichiarazioni ipocrite sull’ abnegazione e professionalità dimostrate e niente più, per gli anziani morti nelle strutture una gran voglia di archiviazione senza spiegazioni ne responsabili.

La nostra solidarietà a questa mobilitazione  è coerente con il fatto che Rifondazione Comunista  Biellese aveva in data 23 Marzo sollevato pubblicamente la questione delle RSA con una lettera aperta ad ASL Biella e Consorzi Socio Assistenziali  dove chiedevamo si indagasse sulle troppe  morti di  anziani di cui circolava notizia e  si garantissero  misure di sicurezza e  prevenzione a tutela di operatrici ed ospiti. 

Dopo  i casi di Cossato in Casa Gallo e di Lessona al Maria Grazia , altri casi sono venuti alla luce fino a giungere al dato inquietante di 17 strutture su 46 con contagi  e  decessi. 

I tamponi eseguiti con settimane di irresponsabile ritardo  e pubblicati il 30 Aprile indicano senza appello  percentuali di positività alte: 25,5% degli ospiti e 21% del personale senza notizia di precisi piani di isolamento e monitoraggio.

Le ragioni della mobilitazione  Sindacale del personale socio.-sanitario prevista per Venerdì 29 maggio sono dunque pressochè  le stesse che  hanno portato Rifondazione Comunista Piemonte a presentare il 22 Aprile un esposto in Pretura perchè si indaghi sulle responsabilità della Regione Piemonte, per l’accertamento di eventuali illeciti nella gestione dell’emergenza Covid e su morti  e contagi nelle RSA.

La scelta scellerata ,diramata a tutti i territori da parte della Regione  affinchè si inviassero  nelle RSA i pazienti Covid dimessi dall’ospedale , prontamente  assunta  da ASL Biella e  Presidenti dei Consorzi (vedi dichiarazioni su “Il Biellese”il 27/03/2020 ) poteva,se accolta dalle RSA ,provocare  una  strage  ancor più grave . Ma altri  errori, incongruenze , omissioni  e  ritardi pesano a cascata  come macigni e dalla Regione ricadono sui territori.

Dunque, di fronte a tale scenario,quando Lavoratrici e Lavoratori alzano la testa è 

sempre una buona notizia, è una buona notizia quando decidono di rompere l’omertà  e non si piegano ne a ricatti ne alla retorica che da tutte le parti finge di esaltarne le doti  e continua a sfruttarne il lavoro, sottopagandolo e mandandoli allo sbaraglio.

E’ una buona notizia se insieme alle proprie rivendicazioni portano le ragioni degli anziani ricoverati di cui si prendono cura e che andavano protetti. Quella fascia nera al braccio è la memoria di vite perdute, uniche ed irripetibili, di Persone con diritti inalienabili, non numeri ne  rette su cui fare business.

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