Attualità
Le strade nel Biellese sono abbandonate e pericolose
Pensieri e parole, la rubrica di Vittorio Barazzotto
Le statistiche sulla sicurezza stradale nel Biellese confermano la percezione che abbiamo quando saliamo in auto o attraversiamo una strada. Gli incidenti degli ultimi giorni sono indicatori dello stato in cui sono ridotte le nostre strade e dalla scarsità di controlli sulla guida.
La Cossato Valle Mosso, ad esempio, è dissestata con un fondo rattoppato che rende problematico il passaggio, a Biella e in altri paesi della provincia gli incroci e gli attraversamenti hanno scarsa illuminazione, troppi rettilinei senza barriere agevolano la guida spericolata nei centri urbani.
Si avverte un senso di abbandono generale e di inerzia degli amministratori locali, che scaricano le responsabilità di questo dissesto ad ANAS.
ANAS effettivamente ha l’onere della gestione delle manutenzioni di molte delle nostre strade e le sue carenze sono innegabili; tuttavia, la politica dovrebbe incalzare e pungolare le mancanze dell’ente, svolgendo la funzione per cui esiste di coordinamento e verifica sui lavori che interessano la comunità.
Sulla temuta chiusura del ponte della tangenziale, ad oggi non si conoscono le alternative pensate dai nostri amministratori per evitare il blocco della circolazione in entrata ed in uscita da Biella (ricordo che il guado venne costruito in 55 giorni e anche allora si diceva che non si poteva).
Peggiora la situazione sui controlli; negli ultimi incidenti i guidatori responsabili erano ubriachi, drogati, o distratti dal telefono e non possiamo più accettare la giustificazione della mancanza dei fondi; abbiamo politici biellesi in ruoli strategici a livello regionale e governativo e, nonostante ciò, non valorizziamo questa opportunità.
Per questo Natale il Comune e la Provincia dovrebbero regalarci una manifestazione di partecipazione e di prospettiva sulle azioni per mettere in sicurezza le strade, per percorrere la Cossato Valle Mosso senza rischi, per assicurare la viabilità di Biella anche quando il ponte sarà chiuso per lavori e per salvaguardare i pedoni da automobilisti che confondono le strade per piste da rally. Altrimenti la domanda sorge spontanea: perché siete lì?
Vittorio Barazzotto
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