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Le piccole imprese biellesi lavorano 208 giorni all’anno solo per soddisfare il fisco

Massacrati dalle imposte. Siamo tra i peggiori d’Italia

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Siamo tra i peggiori d’Italia

Le piccole imprese biellesi lavorano 208 giorni all’anno solo per soddisfare il fisco.

Le piccole imprese biellesi lavorano 208 giorni all’anno solo per soddisfare il fisco

Alla fine i dazi di Trump sono il male minore. Le piccole imprese biellesi di industria e artigianato sono tra le più tartassate di tutta Italia. Secondo i dati di CNA dal 1° gennaio al 26 luglio di ogni anno gli imprenditori della nostra provincia lavorano 208 giorni all’anno per pagare il fisco e solamente 157/158 per produrre. Il livello di tassazione è dunque pari al 56,7 per cento. Un vero e proprio record di cui il territorio, e con esso chi ci lavora, ne farebbe volentieri a meno.
Nella graduatoria nazionale dei 114 distretti presi in considerazione Biella addirittura si piazza al 111^ posto, solo tre sono più tartassati di noi tra cui Vercelli che ci supera di un decimale (56,7%) piazzandosi nella posizione numero 112. Per la cronaca la provincia più tartassata è Agrigento con il 57,4%.
Altro dato fortemente negativo per il Biellese (e per Vercelli) è il confronto, impietoso, con il resto dello stesso Piemonte. «Nel 2024 le imprese piemontesi – è l’analisi di CNA – hanno destinato più della metà del proprio tempo al pagamento delle tasse. In media, nelle province del Piemonte, il total tax rate si è attestato attorno al 52%, con differenze rilevanti tra i territori: da Cuneo, terza in Italia con il 48,8%, fino a Biella e Vercelli, ferme rispettivamente al 111^ e 112^ posto con il 56,7% e il 56,8%. Questo significa che un’impresa tipo, con laboratorio artigiano di 350 mq e negozio di 175 mq, ha dovuto lavorare quasi 200 giorni all’anno solo per il fisco, lasciando ai consumi e alla produzione effettiva meno tempo di quanto destinato alla tassazione».
Di seguito i dati analitici regionali con l’indicazione del cosiddetto “giorno della svolta”: Cuneo: 27 giugno – Total tax rate 48,8% (187 gg per produrre, 179 per il fisco); Asti: 3 luglio – Total tax rate 50,5% (181 gg per produrre, 185 per il fisco); Alessandria: 7 luglio – Total tax rate 51,6% (177 gg per produrre, 189 per il fisco); Novara: 8 luglio – Total tax rate 52% (176 gg per produrre, 190 per il fisco); Biella: 26 luglio – Total tax rate 56,7% (158 gg per produrre, 208 per il fisco); Vercelli 26 luglio – Total tax rate 56,8 % (158 gg per produrre, 208 per il fisco); Torino 15 luglio – Total tax rate 53,9% (169 gg per produrre, 197 per il fisco).
Un dato incomprensibile è la grande differenza a livello piemontese: tra Cuneo e Biella ci sono ben 8 punti percentuali di differenza, vale a dire a Cuneo per pagare la tassazione lavorano un mese in meno.

I commenti

«I dati ci dicono che le imprese piemontesi lavorano più per il fisco che per sé stesse – dichiara il presidente regionale CNA Piemonte, Giovanni Genovesio –. In quasi tutte le province oltre il 50% dei giorni lavorativi annui viene assorbito dalle tasse. È un paradosso che mette in difficoltà chi vuole crescere, innovare e investire sul futuro. Non è accettabile che i nostri artigiani e piccoli imprenditori debbano destinare più tempo allo Stato che al proprio lavoro.”

Il Segretario regionale Delio Zanzottera sottolinea invece: «Il Piemonte è un esempio chiaro di come la tassazione eccessiva incida sul tessuto produttivo. Tra Cuneo, dove il fisco assorbe meno della metà del reddito, e Biella, dove arriva a superare il 56%, ci sono 8 punti di differenza che si traducono in settimane di lavoro regalate al fisco. Occorre una riforma che non solo alleggerisca il peso, ma che elimini queste disparità ingiustificate tra territori».

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2 Commenti

1 Commento

  1. Arnoldo

    18 Settembre 2025 at 9:31

    mentre noi riceviamo in Italia i milionario che pagano pochissimo di tasse e politica di corrotti che truffano l Inps. E giusto continuata a votarli mentre si riarma l Italia così pagherete di piu

  2. Ardmando

    19 Settembre 2025 at 8:09

    Ecco la beata ignoranza tipica del comunista rancoroso e invidioso, che vorrebbe togliere al prossimo per dare a se stesso. Ecco perchè siete la coalizione dei perdenti. Con voi al Governo l’Italia era precipitata nel baratro. Per fortuna la vostra festa è finita per sempre.

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