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L’avventura di Martina e Polly da sei anni in Australia

La storia della 29enne originaria di Cossato e del suo cane

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L’avventura di Martina e Polly da sei anni in Australia. Originaria di Cossato, 29 anni, vive in Australia da 6 con il suo Polly, un cane meticcio, ma il loro trasferimento è stato una lunga avventura.

«Inizialmente sono partita da sola – racconta -, a prendersi cura del cane era un’amica, che mi ha poi aiutata a farlo volare da me con un viaggio durato 25 ore. La procedura prevede che i cani non possano volare per più di 17 ore consecutive. Così Polly ha dovuto fare una sosta a Dubai per una notte, poi l’hanno rimesso su un aereo il giorno successivo per Melbourne, dove è stato in quarantena. Ho dovuto sostenere un costo elevato, ma non mi spiace averlo fatto. Non lo avrei mai abbandonato».

L’avventura di Martina e Polly da sei anni in Australia

La decisione di vivere con un cane è stata però determinante nelle scelte di vita di Martina. «La sua presenza ha influito molto e continua a farlo – spiega ancora Martina, nel frattempo sposata con un ragazzo australiano -. Se volessi tornare a casa adesso, non potrei. Lui ha 13 anni e potrebbe non essere più in grado di sostenere il viaggio. La mia è stata una decisione d’impulso e di cuore, mi sono creata una strada professionalmente dura da seguire, dettata dalle sue esigenze non sempre compatibili con il lavoro.

Polly però pare aver compreso la situazione.

Quando eravamo in Italia, combinava un sacco di guai. Nella nostra nuova vita invece è diventato più bravo. L’esperienza lo ha cambiato in positivo tantissimo. Sarà che viviamo in un furgone camperizzato e ogni sei/sette mesi ci spostiamo. Lui è sempre libero di vivere nella natura. Penso sia la vita migliore che un cane possa desiderare.

Martina e Polly sono praticamente cresciuti insieme.

Ce ne sono successe di tutti i colori. Lui ha avuto qualche problema di salute, ma ora sta meglio. Una volta è andato nel bosco con i canguri, che sono aggressivi. Per fortuna si è fatto un giro ed è tornato, anche se con un occhio gonfio. Una volta addirittura ha nuotato accanto ai delfini. Il suo carattere è migliorato. La scelta di portarlo con me è stata coraggiosa, ti dà tanto, ma ti impegna anche tanto. La mia non è la tipica esperienza australiana che tutti sognano».

Gli australiani non amano i cani?

Sono conservatori, se il cane è il loro va bene, altrimenti non vogliono averlo sulla proprietà. Hanno la mentalità aperta fino a un certo punto. Sono calcolatori, noi agiamo più di cuore. Portare il cane dall’altra parte del mondo per loro è da idioti, non ci vedono il gesto bello. Rimango comunque fiera di aver portato Polly con me. Tutta questa esperienza mi ha insegnato ad avere fiducia in me stessa, che posso fare tutto e che non devo avere più paura di nulla.
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