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La Regione difende il riso e si torna a parlare della diga

Summit a Verrcelli dell’assessore regionale con gli agricoltori

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La Regione difende il riso e si torna a parlare della diga

La Regione difende il riso e si torna a parlare della diga

Fronte unito per difendere il riso. Dall’incontro a Vercelli, organizzato il 16 settembre dal Presidente della Provincia Davide Gilardino con l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo di Regione Piemonte Paolo Bongioanni, le organizzazioni sindacali del settore agricolo e l’Ente Nazionale Risi, si è alzata una voce comune: la coltivazione del riso va salvaguardata.

Attenzione particolare

E l’assessore ha assicurato un’attenzione particolare; tanto che si è preso l’impegno di affrontare con il Ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel prossimo incontro che avrà con lui, già fissato durante il G7 a Siracusa, le tematiche principali della risicoltura, prima fra tutte la questione del deflusso ecologico.

«Pur riconoscendo a Regione Piemonte di essere venuta incontro alle esigenze degli agricoltori e del mondo risicolo in particolare autorizzando i consorzi a derivare fino a un massimo del 50% della dotazione di acqua di un fiume o torrente in situazioni di criticità idrica – ha detto la Presidente dell’Ente Nazionale Risi, Natalia Bobba – abbiamo ribadito all’assessore che purtroppo non è sufficiente».

Incontro con il Ministro

All’incontro col Ministro potrebbe partecipare anche la Presidente dell’Ente.« L’assessore Bongioanni ha assicurato che ne parlerà col ministro – ha continuato Bobba – insieme a un altro degli argomenti che riguarda direttamente la risicoltura: l’ampliamento dell’invaso in Valsessera, fondamentale per accumulare l’acqua e superare rischi per le coltivazioni in caso di siccità, com’è successo negli anni scorsi».

Infine si è parlato della futura Fiera Internazionale del Riso che verrà presentata la prossima settimana al G7 a Siracusa.

LEGGI ANCHE: Progetto diga sul Sessera: gli ambientalisti contestano l’assessore

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    22 Settembre 2024 at 8:45

    La cosa pazzesca è l’ottusità e l’ignoranza di chi si oppone all’ampliamento degli invasi esistenti e alla realizzazione di di quelli nuovi, in una sorta di negazionismo del problema della carenza dell’acqua. Accumulare acqua è imperativo e non servono ragioni particolari per volerlo fare. Combattere gli sprechi, specie della rete idrica, ma soprattutto accumulare acqua in ogni modo anche a scapito di qualche bucolico paesaggio.

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