Attualità
La pioggia cancella la Corsa della Speranza
Si è provato fino all’ultimo a tornare in strada per correre e divertirsi
Si è provato fino all’ultimo a tornare in strada per correre e divertirsi. Ma la pioggia ha deciso che la Corsa della Speranza 2021 non si dovesse disputare: l’acquazzone violento che si è concentrato su Biella proprio nella mattina della partenza ha convinto i rappresentanti della Fidal (la “non competitiva è da sempre inserita nel calendario federale) a fermare tutto, in accordo con gli organizzatori. Anna Rivetti, vicepresidente del Fondo Edo Tempia e responsabile del comitato che allestisce la corsa, non ha potuto far altro che allargare le braccia con rammarico: «Volevamo davvero esserci, dopo un anno di stop causato dalla pandemia. Ma c’è stato un momento in cui le strade erano davvero troppo bagnate. Posso solo ringraziare tutti coloro che hanno dato la loro disponibilità anche in queste condizioni complicate, a cominciare dai tanti volontari».
Insieme a donne e uomini del Fondo, sempre a disposizione per qualsiasi necessità, hanno contribuito ad allestire l’area di partenza e a raccogliere le iscrizioni i rappresentanti del Panathlon e un gruppo di studenti dell’Itis Quintino Sella mentre la Protezione Civile era pronta a presidiare gli incroci e la Croce Rossa era presente per tutelare la salute dei concorrenti. Nonostante il meteo avverso, qualcuno si è comunque affacciato in piazza Vittorio Veneto per iscriversi e portarsi a casa lo zainetto firmato Menabrea, la maglietta da collezione griffata Fratelli Boscaro e gli snack offerti da Nova Coop. Tra loro non sono mancati Francesco Leone, direttore della struttura complessa di oncologia dell’ospedale di Biella, arrivato con tutta la famiglia, e il suo predecessore Mario Clerico. C’è stata anche una coppia di irriducibili podisti che, nonostante la pioggia torrenziale, ha deciso di prendere lo stesso il via e di percorrere i cinque chilometri del tracciato. «Nella Corsa della Speranza non c’è classifica» commenta Anna Rivetti. «Ma chi ha voluto iscriversi anche quest’anno, anche nella mattina del diluvio, per noi è primo in classifica». Non sono andati sprecati nemmeno i panini, farciti di salumi Gabba e formaggi Botalla, già pronti per il ristoro al traguardo insieme alle bottiglie di acqua Lauretana: il Fondo Edo Tempia li ha consegnati al Cottolengo e alla mensa “Il pane quotidiano” della Caritas.
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