Attualità
La nostra rivoluzione verde
Il commento di Vittorio Barazzotto
BIELLA – Si parla molto delle scelte che devono compiere i grandi della terra per contrastare il cambiamento climatico, dimenticando che la rivoluzione verde (come tante altre rivoluzioni d’altronde!) parte proprio dalla nostra quotidianità.
Per calcolare il nostro impatto sull’ambiente si usa l’indicatore “carbon footprint”, un’impronta che ognuno di noi lascia nel corso della propria vita sulla terra.
Ad esempio consumare carne di manzo produce un impatto maggiore di quello generato dalla carne di pollo, che tuttavia produce più emissioni di gas serra rispetto ai latticini. La dieta più sostenibile è quella a base di legumi e frutta fresca, magari a filiera corta.
Anche l’abbigliamento incide sul consumo di risorse: per produrre un paio di jeans si consuma l’acqua da bere di una persona per 10 anni e l’87% delle fibre tessili prodotte ogni anno nel mondo non viene riciclata.
Il turismo di massa è deleterio per i consumi dei voli aerei e auto, molto meglio i treni.
Ci sono poi impatti che non ti aspetti, come quello di una e-mail senza allegati, che incide sul clima quanto un sacchetto di plastica. Come tradurre questi dati in valore aggiunto per il Biellese? Non mancano gli spunti, soprattutto per il commercio domestico che sembra riprendersi per l’apertura di diversi negozi nella nostra provincia che vendono al dettaglio prodotti alimentari, spesso provenienti da produzioni tracciabili.
Sull’abbigliamento potremo invece puntare sulla filiera del riciclo, facendo tesoro della nostra esperienza centenaria sul tessile. Esistono già invece produzioni di alta qualità da lane locali, per cui anche su questo tema abbiamo precorso i tempi. Sui trasporti, l’elettrificazione della linea Biella-Santhià dovrebbe essere l’inizio dello sviluppo di una rete che ci colleghi più in fretta con altri centri.
Siamo pronti per la transizione ecologica che le nuove generazioni ci chiedono? Alcuni segnali fanno già parte di un nuovo modo di vivere che sta prendendo piede anche nel nostro territorio. Il resto lo può fare ciascuno di noi con le proprie scelte.
Vittorio Barazzotto
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