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La mostra “Dalla prima scintilla all’Enel” alla Fabbrica della ruota

Domenica appuntamento a Pray

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Domenica 16 luglio presso la “Fabbrica della Ruota” (Pray), dalle 17 sarà inaugurata la mostra “Biellettrico 1882-1962. Dalla prima scintilla all’ENEL”, curata da Danilo Craveia. Interverranno Marcello Vaudano, presidente DocBi – Centro Studi Biellesi, Paolo Sommaruga, titolare dell’Elettrotecnica Vallestrona, e Danilo Craveia, curatore della mostra e del catalogo.

La mostra sarà aperta sino a ottobre, quando, con ARS Teatrando, andrà in scena uno spettacolo a tema, sempre presso la “Fabbrica della Ruota”. Alla mostra è connesso il volume “Biellettrico 1882- 1962. Dalla prima scintilla all’ENEL” (352 pagine, più di cinquecento illustrazioni) curato da Danilo Craveia, edito dal DocBi – Centro Studi Biellesi con il contributo dell’Elettrotecnica Vallestrona che, per celebrare il suo centenario (essendo nata nel lontano agosto 1923), ha voluto offrire al Biellese uno strumento, è il caso di dirlo, illuminante su un aspetto forse sconosciuto ai più: il Biellese elettrico.
L’evento è stato realizzato grazie al contributo del DocBi – Centro Studi Biellesi e dall’Elettrotecnica Vallestrona, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito di Woolscape | Il Paesaggio della Lana nel Biellese, della Regione Piemonte, della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
Un ampio percorso tematico allestito nell’affascinante contesto dell’ottocentesco ex Lanificio Fratelli Zignone consentirà al pubblico di conoscere l’avvento dell’elettricità nel Biellese, a partire dalla primissima scintilla accesa nel 1882 in occasione dell’Esposizione Generale dei Prodotti Biellesi. L’elettricità ha comportato cambiamenti epocali non solo nella vita di tutti i giorni, ma anche importanti incentivi alle imprese, soprattutto per l’industrializzato Biellese, il quale grazie ad una potenza nuova e virtualmente illimitata ha vissuto una seconda e più significativa rivoluzione industriale… Ma forse non tutti sanno che, per la produzione dell’energia elettrica in quei primissimi anni, l’acqua delle nostre zone non bastava: scarseggiava, e troppo pochi erano i salti d’acqua. Ecco allora che la mostra, tra l’altro, ricostruisce la storia delle pioniere importazioni di “forza elettrica” e di “luce” dal Canavese e dalla Valle d’Aosta, per passare alle piccole realtà locali dotate di turbine, fino ad arrivare all’accensione della prima via illuminata nella città di Biella: il primato spetta all’attuale via Crosa, che si illuminava giovedì 26 agosto 1897 grazie alla rete della Società Anonima di Elettrica Alta Italia. Tante sono le curiosità e le informazioni offerte dalla mostra, dai trasporti elettrici (in primis, la Tramvia Biella – Oropa), alle prime fabbriche che sperimentarono l’elettricità, a nomi di illustri biellesi legati al mondo elettrico, all’arrivo dell’ENEL, raccontando come, nel giro di due generazioni, l’elettrificazione abbia “sconvolto” le nostre valli, riverberando quello che accadeva nel resto del mondo. Tante le collaborazioni, sia di privati che non, che hanno permesso di mettere in mostra questa piccola grande storia: la Biblioteca Civica di Biella, gli elettricisti dell’IPSIA e i tecnici dall’ITIS “Q. Sella”, il Politecnico di Torino (prestatore, tra gli altri pezzi, della cernitrice elettromagnetica originale progettata e realizzata dal nostrano Quintino Sella) e molti altri.

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