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La gara di tiro al cinghiale fa scoppiare la polemica

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La gara di tiro al cinghiale fa scoppiare la polemica

La gara di tiro al cinghiale ha fatto scoppiare le polemiche, anche se non si tratta di veri cinghiali.
Nella giornata di ieri Facebook è divenuto il teatro dello scontro tra animalisti e non. Pietra dello scandalo, una manifestazione in programma domani a Cavaglià.
Si tratta di una competizione di tiro con bersagli fissi e mobili, organizzata dall’Aatv Cavaglià in collaborazione con l’associazione “2 nel mirino” e la Squadra Caccia al cinghiale n. 1 Biella.
La notizia si è sparsa rapidamente sul web, come dimostra il post pubblicato dal noto animalista biellese Alberto Scicolone: «Vergognoso e allucinante a Cavaglià! “Vi aspettiamo per divertirci insieme”… Come può un uomo arrivare ad essere tanto vile! Anche con sagome… un messaggio di violenza e morte».
Come lui, tanti altri utenti hanno reagito scandalizzati, molti forse convinti che si trattasse di una vera e propria caccia.
Una levata di scudi che ha sorpreso gli stessi organizzatori.
«Siamo rimasti parecchio stupiti – conferma Stefano, di “2 nel mirino” -, in queste ore abbiamo ricevuto molti messaggi di persone arrabbiate. Non sono mancati insulti, offese e minacce, ma da persone intelligenti abbiamo preferito lasciar perdere e non considerarli».
«Molti – prosegue – non avevano capito che si trattasse di sagome. Come se fosse possibile portare in giro o tenere fermi i cinghiali a proprio piacimento… Sono semplici bersagli di carta, fissi e mobili, che raffigurano dei cinghiali e hanno la classica “scaletta” di cerchi numerati. Quelli mobili hanno due “teste” perché si spostano a destra e a sinistra. Insomma, ci tengo a precisarlo: non si spara ad alcun animale».
Nonostante non sia il primo evento di questo tipo organizzato, non c’erano mai stati problemi: «E’ una manifestazione che organizziamo tutti gli anni, non ci sono mai stati problemi. E’ la prima volta che riceviamo queste critiche. Onestamente non le comprendiamo: «Noi preferiamo portare gli amanti del tiro al bersaglio a sparare a un pezzo di carta, piuttosto che farli andare a sparare in giro».

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