Attualità
La furia del sindacato sul Belletti: “Una follia, dilettanti allo sbaraglio”
«Mai vista una cosa del genere in tanti anni di sindacato. Siamo alla follia». Roberto Bompan, segretario Cisl, è furioso per quanto accaduto ai 74 dipendenti del Belletti Bona rimasti senza stipendio.
«Mai vista una cosa del genere in tanti anni di sindacato. Siamo alla follia».
Roberto Bompan, segretario Cisl, è furioso per quanto accaduto ai 74 dipendenti del Belletti Bona rimasti senza stipendio.
«E’ stato un fulmine a ciel sereno, nessuno aveva avuto sentore di quanto sarebbe successo questa mattina. Negli incontri avuti nel recente passato con le rsu, la direzione dell’istituto – continua Bompan, rivolgendo le proprie critiche alla gestione Comello – non aveva minimamente accennato a una cosa del genere, non si era mai parlato di difficoltà economiche tali da giustificare una misura gravissima come il mancato versamento degli stipendi. In tanti anni di attività sindacale non ci eravamo mai trovati in queste condizioni: il giorno del pagamento, ai lavoratori viene semplicemente comunicato “scusate, ma siamo rimasti senza soldi”. Dilettanti allo sbaraglio, come minimo».
Ovviamente i sindacati sono sul piede di guerra. «E’ chiaro che a questo punto – prosegue Bompan – analizzeremo fino al minimo dettaglio la gestione economica dell’ente, entrate e uscite, non tralasceremo nulla e se sarà necessario porteremo le carte in tribunale. Il Belletti Bona ospita oltre 100 ospiti che pagano una retta mensile media di 2.000 euro, parte dei quali a carico degli enti pubblici. Domanda: dove sono finiti i soldi?».
Il problema più impellente è quello dei lavoratori. «Tra gli oltre settanta dipendenti – continua il rappresentante sindacale – ci sono anche marito e moglie, quindi ci sono intere famiglie, magari con bambini, che dalla sera alla mattina, improvvisamente, sono senza reddito. La questione del mancato versamento degli stipendi dovrà essere risolta immediatamente, poi parleremo della gestione dell’ente. E qualcuno, finalmente, dovrà dirci la verità, una volta per tutte».
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