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“La Capanna Osservatorio Regina Margherita sulla Punta Gnifetti”
Il 5 giugno all’auditorium del Lanificio Maurizio Sella

“La Capanna Osservatorio Regina Margherita sulla Punta Gnifetti”
“La Capanna Osservatorio Regina Margherita sulla Punta Gnifetti”
Giovedì 5 giugno alle ore 18.00 presso l’auditorium del Lanificio Maurizio Sella si terrà la presentazione del libro di Mattia Sella La Capanna Osservatorio Regina Margherita sulla Punta Gnifetti del Monte Rosa, in collaborazione con il Club Alpino Italiano sezione di Biella.
La storia
La storia del progetto e della realizzazione della Capanna-Osservatorio sulla Punta Gnifetti del Monte Rosa, a 4560 m, dedicata alla Regina Margherita, nasce quando i figli e i nipoti di Quintino Sella, durante l’Assemblea dei Delegati del Club Alpino Italiano del 1889, propongono la costruzione di una “capanna-osservatorio sopra i 4500 m”. La capanna fu inaugurata nel settembre 1893, pochi giorni dopo la visita della Regina. Negli anni successivi l’edificio è stato ampliato al fine di creare gli spazi per l’osservatorio meteorologico e per il laboratorio di fisiologia.
Curiosità
Protagonisti sono l’ingegnere Gaudenzio Sella, figlio di Giuseppe Venanzio, fratello di Quintino. In quegli stessi anni dirigeva la neonata banca “Gaudenzo Sella & C.i”, la futura Banca Sella. Poi ci sono il Barone Luigi de Peccoz di Gressoney, Alfonso Sella, figlio di Quintino, professore all’Istituto di Fisica di Roma. E anche il fisiologo Angelo Mosso. Ma anche altri scienziati. Per esempio Pietro Blaserna, Direttore dell’Istituto di Fisica di Roma. Poi Pietro Tacchini Direttore dell’Ufficio Centrale di Meteorologia di Roma. Anche Francesco Porro, Direttore dell’Osservatorio astronomico di Torino. Tra gli uomini del CAI: Francesco Gonella, Presidente della Sezione di Torino, e Antonio Grober, Presidente Generale.
Il libro
Nel libro, patrocinato dal Club Alpino Italiano, si ricostruisce la storia di questa sua straordinaria opera, ancora oggi il più alto rifugio osservatorio d’Europa, attraverso le parole dei protagonisti, raccolte e custodite nei periodici pubblicati dal CAI e nelle loro vicendevoli lettere, che testimoniano la chiara lungimiranza e ferrea determinazione.
Il racconto si estende alla costruzione dell’Istituto Angelo Mosso, inaugurato nel 1907 al Col d’Olen, una nuova avventura alpinistico-scientifica, strettamente connessa a quella della Capanna-Osservatorio “Regina Margherita”.
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