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Inchiesta Corradino, Italia Viva: “Continua a dare una pessima immagine della città”
Inchiesta Corradino, Italia Viva: “Continua a dare una pessima immagine della città”
Sull’inchiesta nei confronti del sindaco Claudio Corradino, prende posizione la segreteria biellese di Italia Viva, il movimento che a livello nazionale fa capo a Matteo Renzi.
“Il Sindaco di Biella Claudio Corradino – si legge nel documento – sarebbe indagato per aver utilizzato l’auto del Comune di Biella in orari non riconducibili all’attività amministrativa. Se così fosse si configurerebbe il reato di peculato, molto grave per un amministratore della cosa pubblica. Come Italia Viva attenderemo che la magistratura si pronunci prima di avanzare qualsiasi giudizio sui fatti.
Contrariamente a chi vive la politica come contrapposizione ideologica nella quale il garantismo viene sempre sacrificato sull’altare del giustizialismo per inseguire un facile consenso, crediamo fortemente nei valori che motivano il nostro impegno politico.
Certi che il lavoro della Magistratura stabilirà la colpevolezza o l’innocenza di Corradino, è tuttavia sotto gli occhi di tutti come il Sindaco stia continuamente consegnando all’Italia intera una pessima immagine della nostra città e della nostra gente: immediato aumento dello stipendio, scelte amministrative che testimoniano scarsa tolleranza delle diversità e spesso in antitesi con l’integrazione, come ad esempio i regolamenti di polizia urbana o il mancato riconoscimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre. E oggi ci confrontiamo con questa nuova notizia rimbalzata sulle agenzie nazionali. E’ evidente, a prescindere da come si concluderà l’indagine, che il Sindaco Corradino non abbia dato alcun segnale di essere in grado di amministrare una città capoluogo e che, anzi, stia continuamente fornendo pessimi esempi.
Non sostituiremo mai i tribunali con le urne, ma ci interroghiamo, molto preoccupati, su cosa dovremo ancora aspettarci da Corradino. Biella si merita molto di più di un Sindaco che non perde occasione per farla salire in modo negativo alla ribalta delle cronache
Resta il fatto che in caso di condanna al Primo Cittadino non resterebbe che rassegnare le dimissioni”.
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