Attualità
In questa marea di notizie serve un vademecun con poche e semplici indicazioni su come gestire l’emergenza Covid-19
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato ricevuto dal Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia e inviato, inizialmente, al solo Comune di Biella.
“Gentilissimi,
i sottoscritti Consiglieri di Fratelli d’Italia al Comune di Biella, caduta nel vuoto analoga richiesta avanzata in altra sede, si rivolgono direttamente al Direttore dell’ Asl di Biella, Avv. Diego Poggio , e ai Direttori delle testate locali domandandoVi un intervento congiunto a favore dei cittadini in questo momento di emergenza.
In queste settimane la vita di ognuno di noi è cambiata significativamente, sono cambiati i comportamenti, abbiamo modificato le nostre abitudini, è variato il modo di relazionarci con gli altri e spesso, anche forzosamente, con i nostri famigliari. Ciò è avvenuto a fronte di notizie spesso contrastanti tra loro, frutto di tesi discordanti trasmesse 24 ore su 24 dalla televisione e sui social-network.
Si pensi al balletto dei tanti (troppi) esperti sull’utilizzo delle mascherine; ai diversi tipi di mascherine, alla loro funzione, alla loro utilità e al loro corretto utilizzo; alle diverse correnti di pesnsiero sulla loro possibile sanificazione; alle distanze da mantenere; ai disparati modi con i quali il virus si trasmetterebbe o non si trasmetterebbe; ai tempi di sopravvivenza del virus sui materiali più diversi (e inusuali); alle diverse correnti di pensiero circa la possibilità che gli animali da affezione siano veicoli di trasmissine; al corretto posizionamento delle calzature al nostri rientro a casa e, a seguire, degli abiti indossati… Tutti argomenti – ma ve ne sono ahimè ben di più – per i quali è agevole reperire informazioni diverse e contraddittorie tra loro.
Ma non solo! Pensiamo, ad esempio, al massiccio ricorso che si è fatto in queste settimane ai disinfettanti e alla comparsa (letteralmente scomparso il tradizionale alcool e introvabile l’Amuchina) di nuove sostanze. Spesso leggiamo sulle confezioni di questi detergenti la rasserenante dicitura “Presidio Medico Chirurgico” salvo poi scoprire che per la disinfezione occorre che la superficie rimanga 15 minuti a contatto con il prodotto richiedendo quindi per essere efficace un utilizzo inusuale e ai più sconosciuto.
Ed allora preghiamo/proponiamo all’ASL di Biella di voler predisporre un vademecum di facile e immediata consultazione, contenente le informazioni maggiormente richieste e le notizie ritenute più utili da poi pubblicarsi, con la collaborazione di tutti gli organi di informazione locali, su di uno spazio dedicato, per tutti identico, al fine di diffondere questa sorta di manifesto delle “buone pratiche” da adottare per il presente e mantenere per il futuro. Un manuale pratico con istruzioni chiare e univoche, indicazioni affidabili e sicure da poter poi conservare ed al quale far riferimento con serenità, senza la necessità di mettersi alla ricerca di informazioni e indicazioni attendibili oggi sempre più difficili da individuare.
Nel ringraziare per l’attenzione porgiamo i nostri più distinti saluti.”
Livia Caldesi
Marzio Olivero
Matteo Biassoli
Amedeo Paraggio
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Paola Iachini
24 Aprile 2020 at 17:37
Mi risulta (fonte un farmacista) che la produzione di alcol etilico sia contingentata, ovvero, ogni anno ne venga prodotto un certo quantitativo, esaurito il quale non ne viene più prodotto fino all’anno successivo. Tutto ciò pare dovuto a normative burocratiche e fiscali (accise). Dal momento che l’alcol è il disinfettante più pratico, rapido (30″ di contatto con la superficie) ed economico, continuare a produrlo ed immetterlo sul mercato?