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Un 25 aprile di unità e ripresa

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Cari amici,

oggi un po’ di pensieri sparsi qua e là al tempo del coronavirus per vedere di saltarci fuori… In queste ore in cui ho dovuto ripensare, con grande difficoltà, la mia professione di ristoratore, ho scoperto un lato dei cittadini biellesi che non conoscevo. Al momento delle consegne a domicilio, gesti semplici ma di grande apprezzamento per il servizio reso. Di incitamento a tenere duro, un riconoscimento per il lavoro messo in piedi in pochi giorni con i miei collaboratori che mi ha commosso. Un motivo in più per andare avanti, tra mille difficoltà operative e non, che vorrei condividere con tutti coloro che come me a Biella cercano di continuare a fare il proprio lavoro. Uniti ce la faremo, nonostante la politica e la burocrazia.
A questo proposito, occorre fare una amara constatazione che riguarda il nostro sindaco e il suo operato di queste ore. Pur con tutte le scusanti del caso, dobbiamo una volta di più denunciare l’inconsistenza dell’azione politica di Corradino, come dimostrato dal caso SEAB per la sospensione della tassa sui rifiuti che contrapponeva, in negativo, il capoluogo rispetto alle altre amministrazioni del territorio. C’è voluta la “bacchettata” degli alleati “tricolori” per riportare all’ordine il primo cittadino sempre più in difficoltà nella sua maggioranza ed in balìa degli eventi tra affermazioni, smentite e dietrofront d’ordinanza. L’ennesima occasione per cominciare a pensare al futuro di Biella con nuove prospettive.
Si è molto discusso poi su stampa e tv di “fase 2” e di come fare per provare a ripartire per non distruggere tutto il nostro tessuto economico/sociale. Inutile dire che è il caos più totale, tra politici, virologi, tuttologi, tutti contro tutti. Per chi come me viene dal lavoro della terra, la cui cura comporta fatica, sudore, conoscenza delle sue regole, sentire la barzelletta che chi percepisce il reddito di cittadinanza potrà improvvisarsi in coltivatore o operatore del settore, fa francamente piangere. L’ennesima prova che se usciremo da questa crisi sanitaria ed economica, lo avremo fatto nonostante certa politica parolaia che strilla ma non sa nemmeno di cosa parla.
Regole certe e condivise, in Europa, in Italia, in Regione, nelle amministrazioni comunali: la catena decisionale va accorciata in tempi stretti per dare le risposte utili alla ripresa che oggi tutti ci aspettiamo. Le divisioni, oggi non pagano, vogliamo tutti remare nella stessa direzione per superare questo momento. Che questo 25 aprile che andremo a celebrare possa essere finalmente un momento di unità e di ripresa, a Biella come in tutta Italia.

Luigi Apicella

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