Attualità
Immobili regionali da valorizzare e anche vendere: c’è Palazzo Cisterna, nel 2016 valutato 2,9 milioni
L’assessorato ha affidato a una società pubblica un apposito piano. Le proprietà interessate sono 19
Rispetto all’ex ospedale cittadino (di pertinenza dell’Asl) malinconicamente abbandonato e con pochissime speranze di recupero vista la complessità economica dell’operazione, sulla carta la vendita di Palazzo Cisterna al Piazzo potrebbe essere meno complicata.
Almeno in teoria visto che un primo tentativo di alienazione dello splendido palazzo di proprietà regionale effettuato nel 2016 con una valutazione dell’immobile pari a 2,9 milioni di euro non ebbe successo.
La prossima immissione sul mercato immobiliare del palazzo fa seguito al processo di valorizzazione dei beni di proprietà che la regione Piemonte, attraverso l’assessore al Patrimonio, Andrea Tronzano, ha iniziato alla fine dell’anno passato con un’apposita delibera di giunta coinvolgendo la società specializzata Invimit Sgr (Investimenti Immobiliari Italiani), di proprietà del Ministero delle Finanze. La società opera come promotore e gestore di fondi immobiliari propri o di terzi, attraverso iniziative che «riguardino la costituzione e la gestione di fondi immobiliari, tramite il conferimento di beni di proprietà degli enti pubblici».
Conclusa la fase di valutazione, la società ha successivamente predisposto e consegnato all’assessorato un primo elenco di 19 immobili di un certo valore e interesse situati nelle diverse province che potrebbero essere oggetto del piano di alienazione e o valorizzazione: tra questi vi è appunto Palazzo Cisterna al Piazzo, immobile in tutta la provincia di Biella (come semplice curiosità uno dei 19 si trova fuori dai confini regionali, precisamente a Cava dei Tirreni, in Campania). Questo elenco di immobili sarà sottoposto a ulteriori analisi tecniche, legali e valutative più approfondite per determinarne appunto l’utilizzo oppure l’alienazione
Per Palazzo Cisterna l’immissione sul mercato immobiliare non si tratterebbe di una prima volta. Già nel 2016 c’era stato un tentativo analogo, di cui aveva dato notizia l’allora vicesindaco di Biella, Diego Presa: «Dalla Regione Piemonte è giunta la richiesta di cambio di destinazione d’uso dell’edificio, tale da consentire anche agli uffici privati, ossia al terziario, di poter avviare un’attività all’interno del palazzo». Il progetto dell’allora giunta guidata da Chiamparino prevedeva anche la vendita dell’intero stabile valutato in 2,9 milioni di euro.
Oltre a Palazzo Cisterna, gli altri immobili di proprietà della Regione Piemonte interessati dall’operazione di valorizzazione del patrimonio, si trovano ad Alessandria, Chivasso, Torino, Novara, Ceres, Oulz, Vercelli, Orbassano, Prato Sesia, Villar Pellice e Cava dei Tirreni. Ovviamente il capoluogo regionale è quello con il maggior numero di proprietà immobiliari.
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