Attualità
«Il VRS è il virus respiratorio infantile più frequente e pericoloso»
Intervista al Professor Paolo Manzoni, al vertice della pediatria nella Asl di Biella
«Il VRS è il virus respiratorio infantile più frequente e pericoloso». Intervista al Professor Paolo Manzoni, Direttore Dipartimento di Pediatria e Direttore Struttura Complessa a Direzione Universitaria (SCDU) Pediatria dell’ASL di Biella.
Nonché membro fondatore del Network internazionale di esperti pediatri sul virus respiratorio sinciziale, denominato ReSVinet.
«Il VRS è il virus respiratorio infantile più frequente e pericoloso»
Da venerdì è partita anche nel Biellese la campagna vaccinale contro il Virus Respiratorio Sinciziale. Di cosa si tratta e a chi è rivolta?
Dal 1° è partita parte la campagna, che è di immunizzazione e non di vaccinazione. Non esiste per i neonati un vaccino contro il Virus Respiratorio Sinciziale. Una precisazione importante. Quando parliamo di vaccino, intendiamo un composto che, iniettato nell’organismo, produce una risposta anticorpale e quindi stimola la produzione di anticorpi. In questo caso invece, con l’immunizzazione, si forniscono all’organismo anticorpi già fatti e pronti all’uso. La campagna si propone di immunizzare, cioè proteggere con gli anticorpi, tutti i neonati.
È vero che è uno dei virus più diffusi in età pediatrica?
Il VRS è il virus respiratorio infantile più frequente e pericoloso e colpisce quasi tutti i bambini entro i 2 anni di vita. La sua circolazione è stagionale, da novembre a marzo/aprile, e quindi è fondamentale proteggere i bambini a rischio, nel primo anno e mezzo/due anni di vita con l’immunizzazione. La difesa si basa sulla disponibilità e l’utilizzo di anticorpi. L’unico modo di limitare i danni della malattia è prevenirla.
Quanti casi sono stati registrati nella nostra provincia?
Nella provincia di Biella, con 800/850 nati all’anno che afferiscono al nostro ospedale calcoliamo che tutti, prima dei due anni di vita, si ammalino di VRS. In molti bimbi, il virus si limita a causare un raffreddore, ma una parte di essi, circa il 30%, si ammala in una maniera tale da richiedere visita medica, assistenza e valutazione con il pediatra di famiglia o in ospedale. Un 5/20% (soprattutto tra i più piccoli o i nati prematuri) si ammala in maniera tale da richiedere l’ospedalizzazione.
Perché è importante che i genitori scelgano di immunizzare i bambini?
È molto importante che i genitori scelgano di far immunizzare il loro bambino perché è l’unico sistema per contrastare la malattia. Si tratta di una malattia imprevedibile. In molti bimbi si limita a un raffreddore. Ma in alcuni, in maniera imprevedibile e casuale, si estende a polmoni e bronchi, causando la bronchiolite e forme anche gravi che richiedono l’ospedalizzazione.
È fondamentale dare ai bambini quello che loro non hanno, cioè gli anticorpi. Infatti nei primi mesi di vita questa riserva di anticorpi deriva esclusivamente dal trasporto dalla mamma di anticorpi durante la gravidanza. Ma in questo caso, la mamma non incontra il virus dai suoi primi anni di vita. Quindi la memoria per la produzione di questi anticorpi è molto limitata, al contrario di quanto avverrebbe se la mamma avesse affrontato la malattia pochi mesi prima della gravidanza. Proprio in quest’ottica si sta per implementare una strategia di difesa ulteriore e complementare/alternativa: la vaccinazione materna in gravidanza.
Si tratta di un vaccino contro il VRS che se somministrato durante l’ultimo trimestre di gravidanza permette di incrementare la produzione di anticorpi che poi passano al bambino. Questo metodo viene già utilizzato per l’influenza e la pertosse e probabilmente sarà disponibile già nei prossimi mesi anche per il VRS. L’immunizzazione è la prospettiva più efficace, intelligente e vantaggiosa da seguire, alla quale, da pediatra, consiglio di attenersi. Per questo, invito caldamente i genitore a dare il consenso a far immunizzare il proprio bimbo.
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