Attualità
Il ricordo di Stefano, mancato a 20 anni, rivive in un murales
«Il mio più grande desiderio era fare qualcosa per alleviare il dolore dei suoi genitori»
Il ricordo di Stefano, mancato a 20 anni, rivive in un murales. «Non mi aspettavo di ricevere tutta questa attenzione per aver deciso di dedicare un murale a Stefano. Ho sempre sognato di fare l’artista e di vivere di ciò che amo fare. Ora il sogno comincia ad avere i contorni della realtà. Diverse persone nei mesi successivi hanno iniziato a commissionarmi dei lavori. Ne sono molto contento».
A parlare è Davide Savio, balzato agli onori della cronaca per aver realizzato un murale in memoria di Stefano Sughi. Il ragazzo di 20 anni aveva perso la vita nel dicembre dell’anno scorso in un incidente d’auto sull’A4, altezza Mercallo Mesero. Davide non conosceva Stefano, eppure quella morte così precoce lo aveva toccato. Da una fotografia vista sul web in cui compariva Stefano che impennava sulla sua moto nei pressi del sottopassaggio di Sant’Eusebio nasce l’idea. Realizzare in quel sottopassaggio, a un passo dalla casa dei genitori, un murale che mantenesse vivo il ricordo di un ragazzo volato via troppo presto.
Il ricordo di Stefano, mancato a 20 anni, rivive in un murales
«Non avevo aspettative particolari. Il mio più grande desiderio era fare qualcosa che potesse alleviare in qualche modo il dolore dei suoi genitori. L’ho immaginato sulla sua moto tra i pianeti e le costellazioni, a dimostrazione che il suo spirito rimaneva qui nell’universo a vegliare su chi lo aveva amato».
Davide Savio ha 24 anni e come tanti ragazzi una passione smisurata per i tatuaggi. Ne ha disseminati un po’ per tutto il corpo. «Mani, piedi, polsi e collo non li tatuerò mai – confessa- . Mi piace l’idea di poterli nascondere indossando una camicia ogni tanto».
Tra i vari tattoo compare un numero 3 ben visibile sul bicipide sinistro. «Il 3 è il mio numero – spiega -. Mi rincorre un po’ dappertutto. Adoro i tatuaggi e l’arte in generale. Non sopporto i graffiti brutti, quelli che imbrattano soltanto i muri. Una volta, per fare una sorpresa alla mia fidanzata ho deciso di coprire una orribile svastica nel parcheggio sotterraneo degli ex Boglietti con un mio disegno. Una dedica d’amore a coprire un simbolo di violenza e morte».
«Un tizio passando di lì ha iniziato ad insultarmi, minacciando di denunciarmi – racconta ancora -. Mi ha addirittura sputato addosso. L’assessore Giacomo Moscarola, intervenuto sul posto, invece di riprendermi, come mi sarei aspettato, mi ha autorizzato e invitato a proseguire. Aggiungendo: “Se hai bisogno d’altro, chiamami”. È a lui che devo le autorizzazioni per il murale dedicato a Stefano».
L’affetto dei genitori
«Dopo un po’ ho conosciuto i genitori di Stefano e sono stato felice di vedere con i miei occhi quanto li abbia commossi la mia idea. Mi hanno dimostrato affetto, mi hanno dato la possibilità di usare il loro garage per tenere al sicuro il materiale per lavorare e dato una grande mano a coprire le prime spese. Un enorme grazie lo devo anche al colorificio Athena di Biella, che una volta saputo del progetto mi ha regalato bombolette e colori. A fronte di qualche maleducato che ha rubato una scala e le offerte della gente, o mi ha fatto trovare cocci di vetro, ho avuto molto supporto dalle persone. C’è chi mi ha prestato una scala, chi mi portava un panino, chi veniva solo a farmi compagnia perché spesso mi fermavo fino a tardi».
Da quel murale molti hanno iniziato a commissionare a Davide la sua arte: «E’ stata una bella sorpresa vedere così apprezzato il mio lavoro». La prossima opera sarà un murale all’interno del Bar Beni. Un monte Mucrone invaso da tutto ciò che può contenere una caffetteria. Pasticcini, tazzine di caffè e the. Non ci resta che aspettare per vedere cosa ha partorito stavolta la sua fantasia.
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Soniaganz
21 Novembre 2024 at 12:00
BELLO IL DISEGNATORE, POTETE TROVARLO NEL BAR PIU’ ELEGANTE, CHIC DI BIELLA, IL BENI, DIVENTATO IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER CHI CERCA UN BAR DI CLASSE ALLA PARIGINA….