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Il Natale non è solo festa

Gli auguri del vescovo mons. Roberto Farinella

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Pontificale solenne di Pasqua oggi in Duomo. In cattedrale alle 8.30 Lodi Mattutine; alle 10.15 Pontificale solenne di Pasqua presieduto dal Vescovo Farinella; alle 16 Vespri solenni e processione al Battistero. 

BIELLA – Carissimi amici de La Provincia, sono onorato anche questo anno di potervi rivolgere un augurio di buone festività natalizie attraverso le righe del giornale.

Indubbiamente guardando alla situazione generale che stiamo vivendo con tante notizie dolorose (in particolare le immagini terribili della guerra, in Israele, in Ucraina e tanti altri luoghi dove sono conflitti, unite alle tante situazioni di disagio e di sofferenza) i nostri cuori sono appesantiti da tante atrocità. Per rispondere alla domanda di chi mi chiede come possiamo vivere lo spirito del Natale in questo frangente, ho pensato all’importanza di andare al cuore di questa festività. È quello, in fondo, che ha ispirato San Francesco d’Assisi otto secoli fa, quando desiderò vivere personalmente la nascita di Cristo durante la messa di Natale a Greccio.

Francesco disse di voler “vedere con gli occhi del corpo” la nascita di Gesù. Da quel momento è nata la meravigliosa tradizione del presepe, che anche nel territorio ha una storia ben radicata. Fermarsi davanti a questa scena è più di un semplice gesto; è un atto di umanità. Il fatto che Dio si sia così profondamente avvicinato a noi da incarnarsi è un messaggio di grande significato.

Il Natale non è solo una festa, ma la celebrazione di questo evento straordinario: Dio diventa uomo, viene a condividere la nostra vita.
Ho celebrato in questo periodo in diversi luoghi dove spesso la gioia sembra assente: con i detenuti ristretti in carcere, con coloro che soffrono malattie e infermità. Sono stato in varie associazioni che si prendono cura dei più deboli. È proprio lì che la luce di questa festività risplende in modo particolare.

Sembra che lo spirito di Natale ci aiuti a crescere nella fede, ci guida nell’amore ci avvolge nella speranza. Chi potrebbe quindi sentirsi estraneo al Natale? Auguro che tutti possiamo riscoprire la gioia inspiegabile della nascita di questo Bambino, dono di speranza per un mondo intero, spesso disilluso. Spero che questo Natale ci dia la forza di amare la nostra storia, di impegnarci per il bene, di denunciare il male e di costruire la pace.

Auguri, dunque, che possiamo accogliere la luce del Bambino di Betlemme, rinascendo con lui. Che questo Natale sia vostro, intimo e profondo. Buon Natale e Buon Anno di Pace a tutti voi!
Mons. Roberto Farinella

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