Seguici su

AttualitàBiella

Il muro di Berlino fa le “pippe” a quello di via Pietro Micca

Fallisce sul nascere l’ennesimo tentativo di abbatterlo: nessuna nuova richiesta alla soprintendenza

Pubblicato

il

il muro di berlino

Il muro di Berlino fa le “pippe” a quello di via Pietro Micca. Il 9 novembre 1989 è stata una data storica per l’intera Europa anzi per l’umanità. Quel giorno avveniva l’impensabile, anzi l’impossibile. A Berlino centinaia di migliaia di tedeschi, dell’Ovest e dell’Est, abbattevano il Muro di Berlino che dal 1961 divideva la capitale in due.

Da quel giorno niente è stato più come prima. Quel momento ha rappresentato la fine delle dittature comuniste nell’Europa orientale, Unione Sovietica compresa, la nascita di una nuova Europa. Nessuno avrebbe scommesso che quel Muro, protetto da soldati armati fino ai denti, mine, mitragliatrici, cannoni e carri armati avrebbe fatto una fine così rapida. E ingloriosa visto i compiti per i quali era stato realizzato.

Ma c’è un Muro nella storia dell’umanità che ha preso il posto di quello di Berlino. E che a differenza di quello tedesco è destinato a durare per l’eternità.

Il muro di Berlino fa le “pippe” a quello di via Pietro Micca

E’ quello di via Pietro Micca, a Biella, che nasconde alla vista dell’occhio umano il Museo del Territorio. Da sempre, da tempo immemorabile, forse anche prima della costruzione di quello tedesco, amministratori e cittadini ne chiedono l’abbattimento. Nel recente passato diverse amministrazioni hanno tentato di dare il via all’operazione. Ma la Soprintendenza ha sempre detto no: “Sono mattoni storici e non possono essere abbattuti”.

Un “niet” così deciso. Pari a quello che i leader del PCUS sovietico opponevano ai leader occidentali ogni volta che si toccava l’argomento Muro (quello vero). A Palazzo Oropa si pensava dunque alle cose più assurde e rivoluzionarie. Sul tipo: “Potremmo far ubriacare l’autista di un TIR dell’Est Europeo che sbagliando manovra lo tira giù. Così chiudiamo la questione in un baleno”…

Dopo anni di battaglie inutili, la questione è ritornata iin consiglio comunale. Grazie a un’apposita interrogazione a firma dei consiglieri Andrea Foglio Bonda, Luigi Apicella per Buongiorno Biella e Teresa Barresi per Costruiamo Biella. «Visto il progetto di rifacimento del parcheggio del Museo perchè non proviamo a chiedere alla Soprintendenza, con tutte le gentilezze del caso, di togliere il vincolo su questo benedetto Muro. Se non su tutto almeno sulla parte verso nord, dando così ai cittadini la visione, certamente più bella, del chiostro».

Il no dell’assessore

Stavolta il “niet” all’abbattimento non l’ha pronunciato uno dei tanti leader del PCUS sovietico, ma più modestamente l’assessore interessato, Cristiano Franceschini. Che, preso atto dell’impossibilità di una tale operazione, ha affermato che l’attuale amministrazione non farà nulla in tal senso. E quindi non è intenzionata a chiedere alla Sovrintendenza di recedere dalla sua posizione. Il Muro di via Pietro Micca resta lì, punto e basta.

A Biella si potrà fare di tutto. Far ripartire le funivie di Oropa entro il Natale di quest’anno per poi collegarle a quelle di Gressoney. Portare non solo la scuola penitenziaria ma anche quella dei carabinieri e della polizia nell’ex ospedale. Mettere a posto definitivamente gli ascensori del Piazzo. E mantenere all’asciutto il tunnel di corso San Maurizio. Ma sul muro di via Pietro Micca non si muove il pallino.
LEGGI ANCHE: Lavori pubblici, ecco come sarà la “nuova” via Italia

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

2 Commenti

1 Commento

  1. Luigi

    4 Agosto 2025 at 20:56

    Un muro storico dovrebbe essere valorizzato, chi lo vuole abbattere non conosce la storia, dietro a quel muro c’è una vita di Biella.

  2. sergio

    6 Agosto 2025 at 10:16

    Fa parte della collezione di cadaveri che abbiamo a Biella. Tra rovine di vecchie fabbriche in bella mostra e muri in rovina non facciamo sicuramente una bella figura con i turisti. E non parliamo delle strade a buchi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Copyright © 2024 laprovinciadibiella.it S.r.l. - P.IVA: 02654850029 - ROC: 30818
Reg. Tribunale di Biella n. 582 del 30/06/2014 - Direttore responsabile: Matteo Floris
Redazione: Via Vescovado, n. 5 - 13900 Biella - Tel. 015 32383 - Fax 015 31834

La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Servizi informatici e concessionaria di pubblicità: Diario del Web S.r.l.