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Il mistero dei medicinali sempre più introvabili in farmacia
Mancano alcuni medicinali anche essenziali. I farmacisti: «Nessuna spiegazione precisa»

Il mistero dei medicinali sempre più introvabili in farmacia.
Il mistero dei medicinali sempre più introvabili in farmacia
Entrare in farmacia con una ricetta in mano, convinti di ritirare il solito medicinale. Ma ultimamente la risposta può non essere la solita: «Mi dispiace, non è disponibile». Sempre più spesso, anche nel Biellese, chi ha bisogno di cure quotidiane si scontra con un problema concreto: la mancanza di farmaci fondamentali. Una difficoltà che riguarda pazienti cronici, terapie continuative e medicinali su cui si fonda l’equilibrio di chi combatte ogni giorno con disturbi diffusi come, ad esempio, il diabete.
«Sì, la situazione è reale: c’è effettivamente una carenza sul territorio – conferma Marco Sella, vicepresidente dell’Ordine dei farmacisti di Biella e Vercelli –. Tra i farmaci più richiesti che attualmente mancano ci sono il Dobetin, un medicinale che contiene vitamina B12, la Metformina a rilascio prolungato, che si assume per via orale per curare il diabete e anche l’Ozempic, sempre per la stessa problematica, che è contingentato: non si può consegnare più di una confezione per paziente».
Ma la lista non finisce qui. «Un altro medicinale che manca è il Tardyfer, indicato per chi soffre di carenza di ferro – aggiunge Sella –. Sono tutti molto richiesti quotidianamente».
I motivi di queste carenze? Restano poco chiari anche agli addetti ai lavori. «Non riceviamo spiegazioni precise. Quando tentiamo di ordinare un prodotto, ci viene semplicemente segnalato come non disponibile» prosegue Sella.
Cosa può fare, allora, chi ha bisogno di questi farmaci? In alcuni casi si può sostituire il medicinale originale con un equivalente, che abbia lo stesso principio attivo e il medesimo dosaggio. «Dove è possibile si cerca di mantenere la continuità terapeutica con un generico – spiega Sella –. Ma per il Dobetin, ad esempio, non esiste un equivalente: in quel caso è indispensabile rivolgersi al proprio medico curante per valutare un’alternativa».
Poi un consiglio valido per tutti i pazienti che hanno terapie continuative. «Chi assume farmaci mutuabili dovrebbe consultare tempestivamente il proprio medico curante, così da avere sempre una ricetta pronta in caso di necessità. La prevenzione, anche qui, è fondamentale».
Nel frattempo le farmacie del territorio e i medici curanti fanno il possibile per garantire assistenza e supporto ai pazienti cercando soluzioni compatibili con le terapie in corso. Ma la situazione rimane confusa e complicata.
Immagine di repertorio
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Padulo
23 Giugno 2025 at 7:09
Consultare tempestivamente il proprio medico…Avercelo! Ormai non sono reperibili nemmeno quelli.