Attualità
Il cammino di Oropa citato dal “The Guardian” tra i migliori d’Italia
Il prestigioso “The Guardian” sponsorizza il Biellese e il “cammino lento”. Tra le mete più importanti segnalate dal giornale online del prestigioso gruppo editoriale, infatti c’è anche Oropa e il Basso Biellese, grazie alla via Francigena e alle sue possibilità turistiche. L’obiettivo della promozione è di aiutare le economie rurali colpite dall’emergenza sanitaria.
«In pochi giorni le nostre vite sono cambiate – afferma Gianluigi Bettin, esperto di turismo sostenibile e redattore dell’articolo riferendosi alla crisi sanitaria degli ultimi mesi e non ancora conclusa -. Siamo diventati improvvisamente consapevoli della nostra vulnerabilità. Ora, anche se i nostri corpi sono sani, possiamo vedere che la nostra società non lo è, e non dipende tutto da “Covid-19”. Molti di noi vedono la possibilità, anche la necessità, di rivalutare il nostro stile di vita e i nostri valori. E un modo semplice per farlo è camminare di più».
Il “cammino lento” di Oropa della Serra è suddiviso in quattro brevi tappe (da 14 a 16 chilometri) di difficoltà e dislivello crescente, che uniscono la pianura agricola alle prealpi biellesi. L’itinerario parte dalla stazione ferroviaria di Santhià, fa tappa a Roppolo, Torrazzo, Santuario di Graglia, e arriva all’imponente Santuario di Oropa. Nella seconda tappa oltre che a Torrazzo è possibile pernottare a Sala Biellese, dove si arriva tramite l’apposita variante, oppure a Magnano, che si trova lungo il percorso e dove c’è un campeggio attrezzato con bungalow e un B&B. Nella quarta tappa si può scegliere tra due alternative: il percorso principale sale a Oropa lungo il sentiero “D1”, molto bello ma impegnativo, soprattutto in caso di forti piogge. In alternativa una volta arrivati in prossimità del villaggio di Favaro si può imboccare il facile sentiero che sale verso Oropa lungo il sedime della vecchia tranvia dismessa. Durante la stagione calda la prima tappa può essere un po’ più impegnativa rispetto a quanto si possa pensare per chilometraggio e ai dislivelli, perché è in gran parte al sole.
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