“I rovi che invadono il marciapiede sono di competenza di un privato”

L’assessore ai Lavori Pubblici, Cristiano Franceschini, interviene in merito all’articolo “Salita del vecchio ospedale, il marciapiede è in condizioni vergognose”, precisando che i rovi arrivano da un’area privata. Riceviamo e pubblichiamo la sua replica.

L’assessore Cristiano Franceschini

In riferimento all’articolo recentemente pubblicato riguardante lo stato del marciapiede lungo via Marconi, nel tratto della salita che conduce al vecchio ospedale, intendo fornire alcune doverose precisazioni.

L’area indicata nella segnalazione è da considerarsi privata, e pertanto la manutenzione del verde – inclusa la rimozione dei rovi che ostacolano il passaggio pedonale – non compete all’Amministrazione Comunale, bensì al proprietario dell’area.

L’Amministrazione ha già provveduto a inoltrare un’ingiunzione formale al proprietario, intimando l’esecuzione dei lavori di pulizia e messa in sicurezza. Purtroppo, tale ingiunzione risulta ad oggi disattesa. Si procederà dunque con gli atti amministrativi successivi per imporre l’esecuzione degli interventi necessari.

Si evidenzia inoltre che, in occasione degli eventi atmosferici straordinari verificatisi nel mese di aprile, proprio da quell’area sono precipitate delle piante sul marciapiede e sulla sede stradale, creando grave pericolo per la circolazione veicolare e pedonale. Questo episodio conferma l’urgenza di un intervento tempestivo da parte del proprietario per garantire la sicurezza pubblica.

Ho letto con attenzione i commenti e giudizi negativi rivolti al proprio operato e a quello dell’Amministrazione, riferiti a questa presunta inefficienza.
Pur comprendendo il disagio dei cittadini, invito chiunque intenda esprimere pubblicamente valutazioni critiche a verificare preventivamente le informazioni, al fine di evitare affermazioni infondate.
Ribadisco, insieme all’Amministrazione Comunale, l’impegno costante per la cura e la sicurezza del territorio, continueremo a intervenire con determinazione laddove le competenze lo consentano.

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