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I posti letto in Geriatria scendono da 24 a 12, ne saranno recuperati fino a 20 in Medicina interna
La decisione provvisoria resa necessaria dal pensionamento di due dirigenti del reparto, in attesa delle nuove assunzioni

I posti letto in Geriatria scendono da 24 a 12, ne saranno recuperati fino a 20 in Medicina interna. A partire dal primo dell’anno, il reparto ha “perso” le metà della sua disponibilità. Ma per far fronte alla situazione sono stati messi a disposizione fino a 20 posti letto in più in Medicina Interna.
Lo ha deciso l’Asl di Biella – comunicato prima di Natale dal direttore sanitario di presidio, dottor Francesco D’Aloia – per garantire la continuità assistenziale. Questo alla luce della carenza di personale medico assegnato al reparto di Geriatria.
Stando a quanto si apprende la situazione sarebbe venuta a determinarsi in seguito al pensionamento di due dirigenti medici.
I posti letto in Geriatria scendono da 24 a 12
Il percorso per l’assunzione di nuovi specialisti è già stato avviato. Nel frattempo, dal 1° gennaio, è stato necessario rimodulare l’attività, adottando cambiamenti provvisori nelle prestazioni della struttura semplice di Geriatria. L’Asl si sta muovendo per sostenere l’attrattività di nuovi professionisti. Contemporaneamente sta lavorando per mantenere la continuità delle prestazioni per tutto il tempo necessario ad arrivare a una “ricopertura” dell’organico.
Sempre per far fronte alla situazione, l’asl ha comunicato che ai dirigenti medici della Geriatria verrà affiancato un altro medico per la copertura dei turni in reparto.
Sempre in via provvisoria, era stata disposta la chiusura delle agende del Cup per la “prima visita geriatrica”, proseguirà regolarmente l’attività ambulatoriale. Il direttore del Distretto, la dottoressa Barbara Bragante, ha assicurato che per garantire la continuità assistenziale degli anziani ed evitare inutili duplicazioni degli accessi agli ambulatori, gli specialisti territoriali «opereranno in sinergia e complementarietà con l’area ospedaliera e con il Centro per i disturbi cognitivi e demenze». Verranno dunque effettuate visite ambulatoriali nelle case della salute, visite al domicilio dei pazienti e visite nelle Rsa. Inoltre, laddove possibile, verranno utilizzati anche gli strumenti di telemedicina.
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