Attualità
I detenuti contribuiscono nella lotta al Covid realizzando mascherine e materiale anti-contagio
BIELLA – Presto una trentina di detenuti del carcere di Biella produrranno mascherine per combattere l’emergenza sanitaria legata al “Corona-virus”. Lo spiega la direttrice della struttura penitenziaria di via dei Tigli, Tullia Ardito: «Nello scorso mese di dicembre avevamo avviato un laboratorio sartoriale per produrre divise della polizia penitenziaria. Il progetto è stato sospeso nelle scorse settimane, per avviare una riconversione, in modo da essere in grado di realizzare mascherine e altro materiale utile per contrastare l’emergenza sanitaria. Non è stato né semplice né facile portare avanti questa operazione, ma oramai siamo a buon punto. Credo che tra pochissimi giorni le persone selezionate per questo progetto potranno iniziare i lavori negli spazi adeguati per questo tipo di lavoro. Ovviamente abbiamo dovuto predisporre i macchinari, ricevere il materiale, effettuare tutti i controlli del caso e quindi preparare le persone per il nuovo incarico professionale».
Il progetto della produzione sartoriale delle divise è da qualche anno un fiore all’occhiello della struttura detentiva biellese, che infatti realizza capi per il corpo della Polizia penitenziaria in tutta Italia.
Impiegate una cinquantina di persone
A regime avrebbe dovuto impiegare una cinquantina di persone. «Non siamo però riusciti a coinvolgere così tante persone, perché l’emergenza sanitaria ci ha bloccato l’iter del progetto, che riprenderemo una volta superata l’attuale situazione».
Quello delle divise prodotte è uno dei tanti progetti per i detenuti portato avanti dall’amministrazione biellese, che negli anni ha realizzato anche una serra e degli orti per la coltivazione e la vendita di prodotti agricoli.
Paolo La Bua
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