“Grazie a tutti per l’aiuto al mio Jack”

Il meticcio di otto anni, adottato al canile di Chieri, nei pressi di Torino, quando aveva soltanto sette mesi, era fuori per uno dei suoi soliti giretti serali quando improvvisamente ha lanciato un guaito tremendo e si è accasciato trascinando le zampe posteriori. Il suo padrone lo portato in fretta e furia dal veterinario per le visite del caso e dopo i necessari accertamenti la diagnosi è stata “mielopatia da embolo fibrocartilagineo”, conosciuto più banalmente come “infarto del midollo”. Impossibilitato a muoversi Jack ha bisogno di traversine e pannolini per espletare le sue funzioni fisiologiche mentre le cure del caso sono affidate ad un centro di neurochirurgia spinale di Cambiano, inevitabilmente piuttosto costoso.

Ivano Simonato il padrone di Jack, il cane di otto anni colpito improvvisamente da una grave paralisi alle zampe posteriori, ringrazia tutti i biellesi per l’affetto dimostrato. In circa due settimane dall’appello lanciato sul nostro giornale sono arrivati tantissimi messaggi di solidarietà, oltre a numerosi aiuti economici.
«Innanzitutto vorrei ringraziare tutti – scrive Ivano Simonato -, nessuno escluso, per la solidarietà non solo economica che state dimostrando. So che tante persone buone come voi mi stanno chiamando: chiedo scusa a chi non riesco a rispondere immediatamente, non è una mancanza di rispetto o altro, è solo perchè in quel momento sto accudendo Jack oppure sono al telefono fisso con altre persone».

Il meticcio di otto anni, adottato al canile di Chieri, nei pressi di Torino, quando aveva soltanto sette mesi, era fuori per uno dei suoi soliti giretti serali quando improvvisamente ha lanciato un guaito tremendo e si è accasciato trascinando le zampe posteriori. Il suo padrone lo portato in fretta e furia dal veterinario per le visite del caso e dopo i necessari accertamenti la diagnosi è stata “mielopatia da embolo fibrocartilagineo”, conosciuto più banalmente come “infarto del midollo”. Impossibilitato a muoversi Jack ha bisogno di traversine e pannolini per espletare le sue funzioni fisiologiche mentre le cure del caso sono affidate ad un centro di neurochirurgia spinale di Cambiano, inevitabilmente piuttosto costoso.

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