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Dormire alla Muanda in un igloo

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Chi l’ha detto che a Biella il sabato sera non c’è niente da fare? Basta avere un po’ di inventiva e costruirsi una serata alternativa. Meglio ancora, basta costruirsi letteralmente il posto dove trascorrerla in compagnia. Devono averla pensata così i tre giovani creativi che sabato pomeriggio della scorsa settimana, zaino in spalla, si sono inerpicati su alla Muanda, sopra Oropa, abbondantemente oltre i mile metri.

Chi l’ha detto che a Biella il sabato sera non c’è niente da fare? Basta avere un po’ di inventiva e costruirsi una serata alternativa. Meglio ancora, basta costruirsi letteralmente il posto dove trascorrerla in compagnia. Devono averla pensata così i tre giovani creativi che sabato pomeriggio della scorsa settimana, zaino in spalla, si sono inerpicati su alla Muanda, sopra Oropa, abbondantemente oltre i mile metri.

Arrivati da dove si lanciano con il parapendio, hanno poi passato quattro ore a tirar su quella che sarebbe stata la loro casa per una avventurosa notte: un igloo di neve. E non un igloo per scherzo: 2 metri di diametro per 1.90 di altezza, abbastanza grande per starci dentro comodamente in tre, abbastanza solido per poterci salire sopra, stremati, dopo tanta fatica da “muratori con le mani”.

«A dire il vero abbiamo fatto l’ingresso un po’ troppo largo, non faceva caldissimo all’interno. C’è da dire che la maggior parte del freddo arrivava dal pavimento, nonostante il telo, i sacco a pelo e le cinque paia di calze una sull’altra» racconta Marco, 23 anni, il più vecchio del trio. I due soci nell’impresa sono Jacopo e Edoardo, entrambi ventunenni.

Gaia Quaglio

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