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“Grazie a chi, nascosta la paura sotto la mascherina, ha spostato il sorriso dalle labbra agli occhi”

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Pubblichiamo di seguito la bella lettera inviata da un’ex paziente Covid al primario Vito Marinoni e a tutto il personale del reparto di Geriatria del Nuovo Ospedale degli Infermi di Biella.

Buongiorno a tutti,

sono una ex-paziente Covid-19 che desidera ringraziare chi, in modi e con compiti diversi, le ha permesso di affrontare e superare una malattia ancora protagonista nel condizionare le nostre vite e nel lasciare interrogativi, oltre a dubbi, su come trattarla in modo risolutivo e duraturo. Il mio non è stato un caso grave, ho superato la polmonite che può insorgere e sono sicura che pure le ferite avute nell’animo, con il tempo,
si attenueranno diventando solo ricordi spiacevoli.

Un grazie particolare è rivolto al personale del 118 e del Pronto Soccorso, senza loro non sarei arrivata nel vostro reparto per le cure dovute ma ringrazio, soprattutto, le persone che durante la mia degenza, nascosta la paura sotto la mascherina, hanno spostato il sorriso dalle labbra: lo si leggeva nei loro occhi, nei discorsi, nei modi di porsi e anche in quelle frasi: “Sto sudando come non mai in questo scafandro!”, o “Sono 6 ore che non vado in bagno!”, dette con accettazione consapevole. Ringrazio l’infermiera, mia ex-allieva, che in una chiacchierata mi raccontava dei suoi bimbi e di come, forse, mi avranno ancora loro insegnante: sentir parlare di futuro mentre si è in un letto d’Ospedale a respirare ossigeno, è un’ottima medicina, così come lo sono stati i discorsi dell’operatrice che mi diceva di essere moglie di un mio ex-compaesano e di aver lavorato presso la Casa di Riposo di cui ora seguo le vicende in quanto membro del Consiglio di Amministrazione o anche le parole della persona, corsa nella mia stanza in piena notte perché il fiato mancava, e che, dopo un controllo, ha spiegato trattarsi solo di un brutto sogno, aggiungendo: “I suoi occhi sono molto espressivi!” e ancora, quelle di chi, addetto alla pulizia della stanza, durante uno scambio di battute, dice: “Per fare un lavoro male o bene si impiega lo stesso tempo, tanto vale farlo bene!”.

Volendo ringraziare tutti in modo tangibile, ho pensato di offrire qualcosa che potesse essere utile al reparto scoprendo, dopo essermi consultata con il Primario Dott. Marinoni, che ringrazio per il suggerimento, la necessità di 15 orologi da parete con datario, per aiutare i pazienti ad avere riferimenti temporali lungo la giornata, la settimana e il mese.

I miei famigliari si uniscono ai ringraziamenti per averli sempre informati sulle mie condizioni, soprattutto mio padre, con i suoi 92 anni e un po’, vuole offrire i 4 orologi a cornice bianca.

In ultimo, sono riconoscente nei confronti di Davide Malin titolare della ditta Emmedi di Rovigo perché, informato sulle finalità della fornitura richiesta, ha dimostrato sensibilità, contribuendo, a sua discrezione alla causa. Grazie, a tutti!

Lucilla Rondolotto

La Direzione Generale dell’ASLBI ha ringraziato la sig.ra Lucilla per la lettera spontanea e sentita che ha indirizzato al personale e per i 15 orologi che saranno senz’altro molto utili ai pazienti del reparto di Lungodegenza e Geriatria.

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