Attualità
Gli studenti del TAM Biella coinvolti in un progetto con le ragazze di una scuola afghana
Creata una collezione di abiti
Gli studenti del TAM Biella coinvolti in un progetto con le ragazze di una scuola afghana
Gli studenti dell’ITS TAM Abbigliamento Tessile Moda di Biella hanno collaborato durante l’anno con le allieve della “School of Enlightenment” in Afghanistan, dimostrando come la moda possa essere un ponte tra culture diverse.
Gli studenti del TAM Biella coinvolti in un progetto con le ragazze di una scuola afghana
Una collaborazione che ha superato distanze geografiche, culturali e linguistiche, dando agli studenti dell’ITS TAM l’opportunità di prendere coscienza di culture, tradizioni e stili di vita diversi dai loro e alle studentesse afghane di ampliare i loro orizzonti e accedere a nuove competenze nel settore della moda arricchendo così il loro bagaglio culturale e professionale.
Creazione di una collezione di abiti
Le ragazze afghane hanno partecipato a videoconferenze con gli studenti e i professori del TAM, in cui hanno collaborando per creare una collezione di abiti. Sono stati realizzati quindici modelli che combinano ricami e colori tradizionali con un design innovativo. Questi abiti rappresentano un perfetto equilibrio tra la ricca eredità culturale afghana e le moderne tecniche di confezione apprese durante il corso. I tessuti utilizzati, spiega Fabio Diamante, direttore della scuola, sono stati in parte acquistati dalle ragazze e in parte già presenti nelle loro case, riflettendo una pratica diffusa tra le donne afghane di creare abiti per la famiglia e per la vendita.
Le parole dei docenti coordinatori del progetto
“La maggior parte degli abiti colorati, con applicazioni e ricami che abbiamo trasformato e occidentalizzato con stampa e fantasia Galles, sono stati progettati seguendo le suggestioni del loro territorio, i paesaggi, le architetture – proseguono Gigliola Vinci, Andrea De Marco e Giovanna Calogero, i docenti che hanno coordinato i lavori al TAM. Le loro ispirazioni sulla base dei moodboard sono partite dalla fantasia, quella di realizzarsi (ognuna ha ritratto se stessa con indosso un abito correlato allo studio eseguito). Con il pensiero sono riandate a quando in Afghanistan si poteva ancora festeggiare il proprio compleanno con abiti da festa o indossare un paio di jeans, per arrivare alla contaminazione occidentale trovando il punto d’incontro perfetto tra lo stile occidentale e quello locale. In questo percorso è emersa la loro necessità di avere un sogno, di avere spazi e orizzonti più aperti, di poter soddisfare la curiosità su ciò che c’è di diverso nel mondo: colori brillanti, luce e gioia il tutto trasmesso a noi col massimo dell’umiltà e soprattutto della gratitudine”.
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