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Gli automobilisti biellesi sono un po’ imbranati con il navigatore
Secondo un’indagine il 57 per cento si perde spesso e un terzo preferisce chiedere ai passanti
Gli automobilisti biellesi sono un po’ imbranati con il navigatore. Il senso dell’orientamento non sembra essere tra i punti di forza di chi è alla guida.
Complici la poca dimestichezza con il percorso, la carenza di segnaletica, condizioni meteo avverse o altri fattori, ben il 57% dichiara di sbagliare strada spesso o con una certa frequenza. E questo, sottolineano, nonostante l’utilizzo del navigatore.
Gli automobilisti biellesi sono un po’ imbranati con il navigatore
Sono i dati che emergono dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni, che ha analizzato il rapporto degli abitanti di Biella con le quattro ruote e la tecnologia alla guida.
In queste situazioni, gli approcci possono essere diversi. Per il 37% la soluzione migliore è chiedere ai passanti, il 35% darebbe una seconda chance al navigatore. Mentre per un 24% la scelta ideale è fare da sé.
Ma le app di navigazione sono solo una piccola parte del pacchetto tecnologico che oggi affianca l’esperienza di guida. A questo proposito, il 57% dei biellesi vorrebbe persino aumentare la dotazione della sua auto, non ritenuta al momento abbastanza tecnologica.
Tra i sistemi più desiderati spiccano le tecnologie di sicurezza e assistenza (31%). Seguite da sistemi di connettività con lo smartphone (20%), sistemi audio di qualità (12%) e comandi vocali (8%). L’auto è sempre di più, un ambiente personale, dove il 78% ascolta musica, il 27% fa telefonate con dispositivi vivavoce e il 10% ne approfitta per riflettere o riorganizzare i pensieri.
Tecnologie telematiche
La ricerca evidenzia inoltre un ampio interesse per le tecnologie telematiche. In grado, attraverso scatola nera, di rilevare a distanza fattori come posizione e velocità, monitorare la guida e fornire supporto in caso di imprevisti.
Tra i servizi più efficaci rientrano i sistemi di rilevamento delle distrazioni al volante (51%) e degli incidenti con invio dell’assistenza stradale (41%). Quelli per la ricerca e il recupero dell’auto (33%), ad esempio in caso di furto, l’allerta meteo (18%) e i servizi di telepedaggio inclusi nella polizza auto (16%).
Il primo beneficio atteso da queste tecnologie è la capacità di rendere l’esperienza di guida più sicura e consapevole (49%). Seguono il risparmio su consumi o polizza (39%), la possibilità di migliorare il proprio stile di guida (33%). Grazie ai sistemi di rilevazione e analisi capaci di suggerire come migliorare il comportamento al volante. E la sensazione di tranquillità derivante dal monitoraggio continuo del veicolo (22%).
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Marco
1 Agosto 2025 at 8:13
Scommetto che il 99% degli “intervistati” erano donne o ultra sessantenni
steap63
2 Agosto 2025 at 11:25
Gli automobilisti biellesi sono un pericolo pubblico a prescindere dal navigatore…. ne vedi di tutti i colori e i peggiori sono quelli tra 60 e 80 anni che probabilmente suppongono di essere esentati dal rispetto delle regole: senza cinture, al telefono, nessuna distanza di sicurezza. Ieri su Via P.Micca panda anni 80 con anziano senza cintura e al telefono, donna che svolta a sx con obbligo a dx, corriere GLS che tira diritto sempre con obbligo di svolta a dx.A Pavignano imbecille e anziano al telefono che mi arriva a forte velocità a 2 metri e tenta di sorpassarmi dove c’è la cunetta (mi sarei volentieri fermato etc.etc.). Via Corradino Sella idiota con scooterone che sorpassa tutti (la doppia riga non serve a nulla ci vorrebbe una banda chiodata).E non contiamo quelli che entrano in rotonda e manco si girano, quelli che non attraversano sulle strisce, i vari monopattini magari non biellesi ma si adeguano presto. Di posti di blocco manco l’ombra….. si vede solo ogni tanto qualche vigile. Bisogna solo armarsi di pazienza e incrociare le dita.