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Gli abitanti continuano a diminuire Il numero delle macchine invece sale
Gli abitanti continuano a diminuire Il numero delle macchine invece sale.
Classifica di Legambiente
La classifica annuale di Legambiente sulla sostenibilità delle città italiane assegna a Biella un’ottima posizione, la quindicesima, sugli oltre cento capoluoghi provinciali. Tra i punti negativi però vi è, ancora una volta, l’eccessivo numero di autovetture presenti in città. Un dato sempre sorprendente considerando l’altro dato di riferimento, ovvero la popolazione. In poche parole, diminuiscono gli abitanti ma non le auto che nel quadriennio 2013-16 sono addirittura aumentate seppur di poco. Al 31 dicembre 2013 gli abitanti erano 45.325 e le auto 30.828; a fine 2016 i primi erano scesi a 44.616 mentre le seconde erano salite a quota 31.063. E stiamo parlando di sole autovetture perchè se allarghiamo l’analisi anche agli altri mezzi motorizzati alle vetture bisogna aggiungere anche 4.621 moto, 212 bus, 2.794 mezzi trasporti merci, 665 veicoli speciali e pure 40 trattori per un totale di 39.395 mezzi meccanici. Un dato che fa di Biella una delle città più motorizzate di tutta Italia con un percentuale che sfiora il settanta per cento (69,6 per cento). Se vogliamo trovare qualcosa di positivosi può dire che i 39.395 odierni non è il record assoluto in quanto nel 2007 i mezzi motorizzati circolanti in città aveva raggiunto quota 40.107 (con una popolazione però superiore a quella odierna).
Per quanto riguarda la classifica generale di Legambiente stilata in collaborazione con il Sole 24 ore, i dati positivi in particolare riguardano le perdite idriche (solamente il 19,5% dell’acqua immessa) per cui siamo dodicesimi, i kilowatt/ora per abitante di energia prodotta da impianti fotovoltaici installati su edifici pubblici (siamo sedicesimi) e la raccolta differenziata, dove Biella è dodicesima ma sarebbe decima se si fosse tenuto in considerazione non il dato parziale (72,8%), ma quello definitivo certificato dalla Regione (76,1%). Spicca anche la crescita numerica ovvero la quantità pro capite di rifiuti urbani prodotta, scesa di circa 50 chili a testa.
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