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Giorni difficili, ma siamo in grado di reggere anche ai picchi previsti

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Giorni difficili, ma siamo in grado di reggere anche ai picchi previsti

Il commissario Diego Poggio fa il punto della situazione e annuncia un piano di assunzioni straordinarie

 

Nei giorni dell’emergenza Covid-19, sono tante le preoccupazioni dei cittadini e di chi quotidianamente opera in prima linea per impedire la diffusione del virus.
Dal commissario dell’Asl di Biella, l’avvocato Diego Poggio, arrivano rassicurazioni: la situazione è seria e in costante evoluzione, ma il sistema è in grado di fronteggiarla, soprattutto grazie alla professionalità del personale, che probabilmente verrà incrementato nei prossimi giorni.
Contemporaneamente, però, è fondamentale il senso di responsabilità della cittadinanza, alla quale si chiede di seguire le indicazioni date dal ministero della salute per contrastare il propagarsi del coronavirus.

Come sta affrontando l’emergenza la sanità biellese? In vista di eventuali picchi, il sistema sarebbe comunque in grado di reggere come fatto finora?
Come per tutto il sistema sanitario regionale questi sono giorni molto difficili per la sanità biellese e li affrontiamo mettendo in campo tutte le nostre professionalità. La risposta degli operatori è encomiabile e la risposta ai bisogni di salute della popolazione è assicurata. Come noto, gli esperti non si aspettano nei prossimi giorni un decremento dei casi positivi ma il sistema sanitario piemontese è in grado di reggere anche ai picchi previsti. L’ASL mette in atto tutte le indicazioni provenienti dall’Unità di Crisi con cui è in costante contatto ed ha istituito un’unità di crisi interna permanentemente attiva.

Dopo il primo caso positivo, diversi medici e infermieri sono stati messi in isolamento fiduciario perché venuti a contatto col paziente. Quanti sono? Saranno necessarie nuove assunzioni o i numeri dell’organico attuale consentono comunque di affrontare la crisi?

La situazione è in continua evoluzione. Il numero dei sanitari posti in quarantena volontaria attualmente è di 37 e sono tutti asintomatici. La misura è da ritenersi quindi del tutto precauzionale e verrà eventualmente rivista qualora dovessero pervenire diverse indicazioni in merito da parte delle autorità competenti. Ad oggi, anche in previsione della diminuzione dell’attività ambulatoriale e chirurgica in ottemperanza alle indicazioni pervenute dall’unità di crisi, il personale in servizio è sufficiente a garantire la piena operatività delle strutture e dei servizi sia ospedalieri che territoriali. Stiamo comunque approntando un piano di assunzioni straordinarie che verrà attivato nei prossimi giorni per garantire la copertura di emergenze che dovessero insorgere nei prossimi giorni.

Sempre a proposito di personale: come stanno vivendo questa situazione medici, infermieri e operatori socio-sanitari? C’è preoccupazione?

Come dicevo, il personale sanitario e non sanitario dell’ASL sta affrontando la situazione emergenziale con abnegazione dimostrando, nei fatti, di essere in grado di rispondere con prontezza e professionalità, come peraltro già ha avuto modo di dimostrare negli anni scorsi di fronte ad altre situazioni emergenziali. Ovviamente c’è preoccupazione, com’è giusto che sia in situazioni di questo tipo, ma il personale sa che ponendo in essere tutte le procedure previste dai protocolli aziendali, prontamente aggiornati, può operare in sicurezza per sé e per i pazienti assistiti.

Quali sono le criticità maggiori che si trova ad affrontare in questa fase emergenziale?

In questa fase le criticità che l’organizzazione aziendale si trova ad affrontare sono direttamente correlate all’evoluzione epidemiologica. La maggiore criticità è quella del personale e in seconda battuta è quella della dotazione sufficiente di DPI (mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione facciale). Ad oggi riusciamo a fronteggiare entrambe le necessità ma ovviamente la situazione può cambiare molto repentinamente.

Qual è l’invito che si sente di rivolgere alla popolazione?
È importante, per contenere il più possibile la propagazione del virus, che la popolazione si attenga alle indicazioni date dal ministero della salute e dall’autorità regionale: indicazioni che si possono trovare anche sul sito internet dell’ASL. La situazione è abbastanza seria e occorre il senso di responsabilità di tutti.

I casi positivi ufficiali nel Biellese al momento sono soltanto due, ma inevitabilmente numerose persone sono state sottoposte a tampone per scongiurare l’ipotesi di un contagio. Quante sono le persone in attesa dell’esito delle analisi? Quante quelle in isolamento a casa e in ospedale?
Queste informazioni vengono divulgate dall’unità di crisi regionale. Da parte mia posso dire che la situazione è costantemente monitorata, che i soggetti positivi sono tutti ricoverati in ospedale in totale sicurezza e che sono state svolte e sono tuttora in corso di svolgimento le indagini epidemiologiche volte ad individuare i soggetti da sottoporre a isolamento fiduciario al proprio domicilio.

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