Attualità
“Furbetti dei vaccini ” Il tavolo welfare e sanità del PD biellese fa suo il monito del presidente Mattarella
L’indagine portata avanti dalla Procura della Repubblica di Biella per individuare i cosiddetti furbetti delle vaccinazioni ha scatenato reazioni a vario titolo e a vari livelli.
Il tavolo Welfare e Sanità del PD, pur ribadendo che chiunque abbia consapevolmente adottato questi comportamenti è moralmente censurabile, ha avviato una riflessione partendo dalle indicazioni del Presidente della Repubblica.
Sergio Mattarella, ricordando le vittime del COVID, ci ha chiaramente detto: “Fare memoria per non dimenticare. Fare memoria per riflettere rigorosamente su ciò che non ha funzionato e sugli errori da non ripetere. Fare memoria anche per ricordare il valore di quanto di positivo si è manifestato”.
Riflettere rigorosamente. Riflettere significa utilizzare la ragione, e usare la ragione significa mettere insieme cronologicamente il contesto, le azioni e i risultati per analizzare le cause e le responsabilità/colpe.
La ricerca delle cause spetta alla politica, che deve utilizzare il metodo scientifico in un ambiente democratico, la ricerca delle responsabilità/colpe spetta alla Giustizia, che deve utilizzare sia ragionevolezza che la proporzionalità nel valutare i fatti.
In quest’ultimo anno, chi si è trovato all’interno della “macchina” sanitaria ha vissuto direttamente lo stress del personale nel risolvere, giorno per giorno, problemi complessi e sempre nuovi, sia dal punto di vista diagnostico e terapeutico sia dal punto di vista organizzativo.
Una valanga di informazioni scientifiche che si accavallava continuamente, la ricerca disperata dei dispositivi di protezione individuale, la riorganizzazione continua dei vari reparti e, ora, la complessa organizzazione del piano vaccinale.
Giorno dopo giorno, la sanità italiana ha dovuto, sulla scorta di scenari e conoscenze mutevoli, costruire interazioni tra i diversi attori non solo interni al SSN, ma anche esterni. Si pensi, ad esempio, alle nuove, imprescindibili sinergie avviate con le istituzioni scolastiche.
Tutto questo ha determinato un quadro normativo in continua evoluzione e mutazione. Sotto il profilo normativo, basti pensare che dal 22 gennaio 2020 il Governo ha emanato più di 300 provvedimenti legislativi (tra Leggi, Decreti legge, ordinanze, circolari, raccomandazioni, note), tramite i vari Ministeri, ai quali si sono aggiunti quelli firmati dal Commissario Straordinario e dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Oltre alle quasi 100 Ordinanze e delibere provenienti dalla Regione Piemonte.
Senza parlare degli aggiornamenti tecnici, quasi quotidiani, dell’EMA, dell’AIFA, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’INAIL e dell’Ordine dei Medici.
Come se tutto questo non bastasse, a complicare il quadro si è registrata una riduzione progressiva e sempre più allarmante del personale sanitario.
In questo contesto è arduo individuare comportamenti caratterizzati da dolo o colpa grave, da parte di chi ha gestito la sanità a livello locale.
Un discorso simile è spendibile per i medici pensionati volontari, più di 30, che hanno aderito all’appello del Ministero della Salute del dicembre 2020, quando veniva segnalata la preoccupante mancanza di medici vaccinatori.
Questi medici, pur consapevoli della non chiarezza delle circolari regionali (in molte altre Regioni e in alcune ASL della Regione Piemonte, i medici in pensione, iscritti all’Ordine dei Medici, sono stati vaccinati senza alcun problema ), hanno scelto di vaccinarsi mettendosi a disposizione della ASL Biella per contribuire al raggiungimento dell’obbiettivo di vaccinare al più presto il maggior numero di persone. Sono oramai migliaia la vaccinazioni effettuate dai medici volontari.
Questo clima di “caccia alle streghe” alimentato dai media non li aiuta. Molti altri medici pensionati che avrebbero aderito alla campagna di reclutamento per la somministrazione dei vaccini attendono che la situazione si chiarisca, per non rischiare di essere “tirati in ballo”.
La stanchezza, lo stress e in molti casi la depressione del personale sanitario dopo più di un anno in cui, ogni giorno, ha dato il massimo con passione e professionalità non aiutano a vedere il sereno oltre le nubi.
In questa situazione, con la cosiddetta uscita dal tunnel in vista, ma con tanti sacrifici ancora da compiere, occorre urgentemente e con fermezza riaffermare un clima di fiducia tra le Istituzioni e i cittadini.
Oggi la priorità è una sola: vaccinare! Vaccinare il maggior numero di persone nel più breve tempo possibile. In un contesto pandemico, gli interessi della collettività devono prevalere sui diritti individuali.
Siamo sicuri che la Magistratura valuterà attentamente il contesto e non si lascerà influenzare dalle passioni/pressioni del momento, dandosi il tempo per distinguere il grano dalla zizzania. Ai giornalisti chiediamo di rispettare il ruolo della Magistratura aspettando le sue conclusioni. Se da un lato, infatti, è assolutamente corretto condannare il peccato, beh, per condannare il peccatore, meglio attendere le sentenze, rispettando determinate garanzie costituzionalmente protette.
Ci rivolgiamo infine alle Istituzioni, affinché seguano le indicazioni del Presidente della Repubblica per riflettere rigorosamente su ciò che non ha funzionato e sugli errori da non ripetere.
Proponiamo ad esse, ogni anno, nella giornata della memoria, di convocare un Consiglio comunale per riflettere su quanto avvenuto e valutare le iniziative da intraprendere.
Ricostruiamo i valori per essere comunità, partendo da quanto di positivo è stato fatto. Nei prossimi anni ne avremo bisogno.
Per non dimenticare.
La firma
Tavolo welfare e sanità PD Biellese
Rita de LIma segretaria PD Biellese
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S.MARCO
29 Aprile 2021 at 12:29
I FURBETTI DEL VACCINO BIELLESE IN GRAN PARTE APPARTENGONO ALLE COOPERATIVE ROSSE E QUINDI PRESI CON LE MANI DEL SACCO
I COMPAGNUCCI NOSTRANI CERCANO GIUSTIFICAZIONI .