Franca Tancredi nominata nuovo prefetto di Biella

BIELLA- Cambio della guardia al vertice del palazzo del governo. L’attuale prefetto di Biella, Fabrizia Triolo, nei prossimi giorni prenderà servizio a Cuneo. Al suo posto arriverà Franca Tancredi, fresca di nomina dopo una lunga carriera al servizio dello Stato. E’ quanto deliberato nella giornata di giovedì dal consiglio dei ministri, su proposta della titolare dell’Interno, Luciana Lamorgese.

Classe 1961 e originaria di Roma, la dottoressa Tancredi arriva dalla prefettura di Cosenza, dove negli ultimi due anni ha ricoperto il ruolo di vicario. Alle spalle ha un lunghissimo curriculum, maturato in 32 anni di servizio. Dalle esperienze al ministero, fino agli otto anni trascorsi in Calabria, tra Reggio, Catanzaro e Cosenza, dove è stata impegnata in prima linea contro la criminalità organizzata e nella commissione antimafia. Quello al vertice dell’azienda sanitaria di Catanzaro, sciolta per mafia, è stato solo l’ultimo di una serie di incarichi in qualità di commissario del governo.

Ora l’attende una realtà diversa, quella biellese, alle prese con l’emergenza sanitaria, come tutto il resto del Paese. «Sono molto felice di questa nomina – ha spiegato Tancredi, raggiunta telefonicamente -, per la quale ringrazio il ministro Lamorgese. Sono onorata per questa prima sede. Ora aspetto di sapere quando assumerò il servizio a Biella. Noi siamo come soldatini: dove l’amministrazione ritiene di inviarci, noi andiamo».
«Vengo da esperienze diverse e differenti tra loro, sia a livello centrale che in periferia – ha aggiunto -, che mi hanno consentito di provare a crescere professionalmente in varie materie. Considero una fortuna la possibilità di rimettersi in gioco più volte, sempre cercando di lavorare al meglio nell’interesse del cittadino».

Un concetto, quello del ruolo al servizio dei cittadini, più volte sottolineato dal nuovo prefetto: «Il nostro compito – ha chiarito – non è soltanto nell’ambito della sicurezza pubblica. Lavoriamo insieme agli enti locali, con un rapporto e un supporto continuo, per raccogliere e rappresentare a livello centrale le istanze dei territori».
Un lavoro di squadra, ancora più importante oggi, alla luce della pandemia: «Una cosa è certa: la salute in questo momento rappresenta la prima cosa in assoluto, quindi ci muoviamo tutti in questa direzione, però è vero che bisogna coniugare il diritto alla salute con l’interesse affinché vadano avanti le attività produttive ed economiche. Questo è possibile solo richiamando i cittadini a un maggior rigore nei confronti di se stessi e nel rispetto degli altri, bisogna essere resilienti e lavorare tutti insieme».
Tra alcuni giorni arriverà a Biella, portandosi dietro un gande bagaglio non solo professionale ma anche umano: «In Calabria ho fatto cose faticose, ma bellissime. E ho avuto la possibilità di conoscere persone e realtà meravigliose, che evidenziano sempre più la voglia e il bisogno di Stato».

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