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Fondazione Marazzato: piace la mostra sui trasporti militari

Tanti i visitatori che hanno trascorso la giornata a Stroppiana

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La passione per la storia e la cultura legate all’industria del trasporto è un “motore” possente che ha il potere di avvicinare mondi solo apparentemente distanti tra loro, come quello militare e quello civile, e valorizzando la memoria come base del presente e del futuro. In questo pensiero sono riassunti il significato e forse anche la chiave del successo di eventi come “Campo Base Stroppiana II” che lo scorso weekend del 28 e 29 settembre ha animato ancora una volta il complesso in cui ha sede la Fondazione Marazzato, con due giornate consacrate alla storia del trasporto militare.

La struttura, in cui sono conservati i pezzi migliori della Collezione Marazzato, composta da circa 300 tra camion e furgoni d’epoca, e l’area esterna sono diventate teatro di mostre a tema, rievocazioni, incontri con personalità ed esperti del mondo militare, ma anche luogo di incontro e occasione di svago per appassionati e non, grandi e piccoli. Una formula ormai consolidata che rappresenta una piacevole abitudine per i frequentatori degli eventi firmati Fondazione Marazzato e una sorpresa per i nuovi visitatori.

Sin dalle 10:00 del sabato, il pubblico è stato accolto da una doppia esposizione: statica nella sala principale del complesso, dove è stata allestita la mostra di furgoni, automobili e motociclette, dinamica all’esterno, dove numerose associazioni di amanti delle rievocazioni storiche hanno allestito accampamenti e dato ai visitatori la possibilità di muoversi nel campo prova a bordo di veicoli originali, tra cui un imponente carro armato Sherman del 1947. La mostra, realizzata con il contributo di varie collezioni private tra cui Lesca, Gorini, Poluzzi, Erodio e Bertola, ha affiancato veicoli celebri e autentiche rarità: tra i molti che il pubblico ha potuto ammirare toccare con mano c’erano un autocarro SPA TM40 del 1940, un Trattore Pavesi P4M (1919-1942) un autocarro Lancia 3 ro (1939-1945), una Fiat 508 CM del 1940, un raro autoblindo Daimler Scout “Dingo” (1939-1945) e un’immancabile Willys M38 del 1950, antenata delle moderne Jeep. Tra le motociclette, vari esemplari di Moto Guzzi Alce (1938-45), una Francis Barnett F45 del 1933, una Bianchi MT61 del 1961 e una Excelsior Serie 19 del 1918.

Questa rassegna ha fatto da sfondo al primo dei numerosi appuntamenti importanti del sabato, il convegno tenuto da alcuni tra i più stimati esperti e conoscitori di mezzi militari, nonché collezionisti  a loro volta, e della loro epopea: moderati dal giornalista Roberto Bruciamonti, si sono alternati ripercorrendo origini, evoluzioni tecniche e aneddoti, il presidente della Commissione Veicoli Militari dell’ASI Aurelio Sanmartino, il presidente dell’IMVCC (International Military Vehicle Collectors Club) Piero Brezza e i membri del CVMS (Club Veicoli Militari Storici) Walter Secco e Daniele Cereda, intrattenendo per circa due ore un’attenta platea di spettatori.

Il pomeriggio del sabato è trascorso tra le attività nelle aree esterne e quelle all’interno del complesso, dove sono stati allestiti anche una mostra di modellismo coi lavori di vari artigiani e associazioni, e una pista di slot cars allestita dal produttore Nonno Slot su cui per entrambe le giornate è stato possibile anche partecipare a brevi competizioni. A questo, nella giornata di domenica si sono aggiunte altre attività, tra cui un’area dedicata al tiro dinamico soft air con armi ad aria compressa, dove grandi e piccini, ma soprattutto i più piccoli, si sono potuti divertire a vestire i panni dei tiratori scelti.

Alle 14:00 ha preso il via la gita in carovana, diventata una delle molte consuetudini che caratterizzano i Porte Aperte della Fondazione Marazzato: su prenotazione i visitatori hanno avuto la possibilità di salire su alcuni dei mezzi storici della Collezione Marazzato, seguiti da altri sulle con le loro vetture private storiche e non. Meta del convoglio stavolta sono stati il Museo dei Carabinieri di Camino e il Museo delle Truppe Alpine Cantavenna a Gabiano, dove ai visitatori è stato offerto un aperitivo prima del rientro a Stroppiana, avvenuto verso le 17:00.

Per la prima volta, il programma di un evento organizzato da Fondazione Marazzato si è protratto fino a sera: alle 20:00, sempre nel salone principale del complesso, più di 300 invitati hanno preso parte alla cena di beneficenza organizzata per raccogliere fondi a favore della Fondazione Veronesi ETS, attiva nella cura dei tumori, iniziativa con cui la Fondazione Marazzato ha voluto ricordare  e onorare gli amici, i dipendenti e i collaboratori del Gruppo Marazzato scomparsi negli anni a causa di questo tipo di malattie. Nel corso della cena si è svolta una divertente asta nella quale sono stati battuti vari oggetti offerti da aziende partner. Tra questi, una bicicletta, due biglietti per assistere negli skybox di San Siro alla partita di calcio Torino-Inter di sabato 5 ottobre, una maglia della Pro Vercelli Calcio autografata dai giocatori e alcune opere d’arte, incluso un quadro dell’artista ed espositore contemporaneo Joe Fnord.

Alla cena ha fatto seguito una serata a tema Swing, scelta perfettamente in linea con l’atmosfera della manifestazione in quanto si tratta del genere musicale, affermatosi soprattutto negli Stati Uniti da metà Anni ’30, in voga nel periodo della Seconda Guerra Mondiale. La “St. James Big Band” di Candelo (BI), guidata da Fabio Buonarota e di cui fa parte Moreno Chiari, musicista e amico della famiglia Marazzato, ha riproposto i brani più celebri di Glen Miller e degli altri maestri dello Swing, sulle cui note il corpo di ballo “The Kitchen Swing” si è esibito in una coreografia che ha presto coinvolto anche diverse persone del pubblico, alcune vestite per l’occasione con abiti ispirati alla moda degli Anni ’40.

La giornata di domenica 29 si è aperta con un momento particolarmente toccante. Verso le 11:30, poco dopo la riapertura dei cancelli, un pubblico di nuovo numeroso ha assistito all’esibizione della Fanfara Alpina di Roppolo (BI), che ha eseguito una serie di celebri brani musicali della tradizione alpina. Ad assistere al concerto nel cortile principale del complesso di Stroppiana, i rappresentati di alcune delle più importanti associazioni di ufficiali, ex combattenti, corpi militari e volontari, che si sono poi riuniti sotto la bandiera dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci per i ringraziamenti del presidente Simone Fossati e le foto ricordo.

Una celebrazione della memoria in tutte le sue sfumature ha contraddistinto l’intera giornata del 29 settembre, scelta tra l’altro dall’ASI come Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca 2024: seguendo un’altra piacevole consuetudine maturata nei due anni di “Porte Aperte” organizzati da Fondazione Marazzato, nella mattinata si sono presentati ai cancelli club e appassionati con le loro auto e moto storiche, che hanno incluso la visita all’evento e alla Collezione nel programma del loro raduno domenicale. I veicoli schierati accanto a uno degli edifici principali, hanno così dato vita a una seconda affascinate esposizione. Particolarmente folta la presenza di vetture Lancia, grazie tra l’altro, alla presenza del Club Lancia Ardea, intervenuto con una decina di esemplari perfettamente conservati della celebre berlina prodotta proprio a cavallo del secondo conflitto mondiale, dal 1939 ai primi Anni ’50.

In ciascuna degli appuntamenti in calendario, il ricordo è stato denominatore comune e in particolare, in più occasioni, formali e non, sono stati dedicati ringraziamenti e pensieri alla memoria di Carlo Marazzato, creatore della Collezione scomparso nel 2022, a cui la Fondazione stessa è stata dedicata. Al saluto degli ospiti e delle istituzioni si sono infatti uniti i ricordi personali, raccolti nelle sale e nelle aree esterne tra un’attrazione e l’altra, dei molti amici e appassionati che hanno seguito la nascita e la crescita di questa realtà, unica in Europa, sin da quando ha preso vita circa 12 anni fa. Alberto Marazzato, il maggiore dei tre fratelli che oggi guidano Il Gruppo Marazzato, leader nei servizi ambientali, e presidente della Fondazione stessa, ha ricordato in ogni discorso, d’apertura o ringraziamento, l’importanza del patrimonio storico come scrigno della memoria: “Attraverso i mezzi vogliamo soprattutto ricordare e raccontare le storie che li hanno visti protagonisti, che sono soprattutto le storie delle persone e dei luoghi”.

Come d’abitudine, per l’intero fine settimana il quadro delle opportunità offerte al pubblico si è completato con le visite libere o guidate alle sale che custodiscono i mezzi della Collezione Marazzato, l’esperienza simulata della guida “di una volta” tramite i visori a realtà virtuale, l’area gioco per i più piccoli e la ristorazione organizzata e curata dalla Pro Loco di Crova e dalla Locanda dal Lago.

Questo evento ha concluso il ciclo di appuntamenti del 2024 nella sede di Stroppiana, ma non l’attività della Fondazione Marazzato, che continuerà a prendere parte con i mezzi della Collezione ad altre manifestazioni storiche e non, come la prossima edizione di Auto e Moto d’Epoca ospitata da Bologna Fiere dal 24 al 27 ottobre prossimi.

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