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Evasione lampo in carcere ad Aosta: detenuto ripreso

L’uomo aveva un permesso lavoro ed è scappato con l’auto della ditta

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Test omosessualità a poliziotto, risarcito con 10mila euro. Un agente scelto di polizia penitenziaria ha presentato un ricorso al Tar del Piemonte ottenendo un indennizzo di 10mila euro per "danno morale".

Evasione lampo in carcere ad Aosta: detenuto ripreso

Evasione lampo in carcere ad Aosta: detenuto ripreso

Evasione lampo, ieri sabato, di un detenuto della Casa circondariale di Aosta, ammesso al lavoro all’esterno del carcere. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per voce del segretario di Aosta Massimo Chiepolo: “Sabato il detenuto, ammesso a lavorare all’esterno del carcere ai sensi dell’articolo 21 dell’Ordinamento penitenziario, non ha fatto rientro in Istituto al termine del turno lavorativo presso la ditta per cui lavorava. Immediatamente, il Direttore allertava tutto il personale presente e fuori servizio ed iniziava la ricerca dell’evaso. Quest’ultimo veniva rintracciato e bloccato. L’evaso riusciva a divincolarsi e fuggire a bordo di un’auto di proprietà del datore di lavoro. Veniva subito inseguito e tratto in arresto presso un locale del posto, mettendo così fine alla rocambolesca fuga del fuggitivo”. Chiepolo esterna “il pubblico ringraziamento del SAPPE ai poliziotti intervenuti che, come sempre, hanno dimostrato grande senso del dovere ed elevata professionalità”.

Il sindacato

Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE commenta: “Bravissimi i colleghi di Aosta, ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria della Nazione. Anche questa evasione lampo è la conseguenza dello smantellamento, negli anni, delle politiche di sicurezza dei penitenziari. Smembrare la sicurezza interna delle carceri con vigilanza dinamica, regime aperto ed assenza di Polizia Penitenziaria favorisce inevitabilmente gli eventi critici, che sono costanti e continui”, prosegue il sindacalista, per il quale “servono regole ferree per ristabilire ordine e sicurezza nelle carceri, attuando davvero quella tolleranza zero verso i detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta! Qui serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”, conclude Capece.

 

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1 Commento

1 Commento

  1. ernesto trismegisto

    11 Giugno 2024 at 13:43

    Ci vuole un bel coraggio a chiamarla EVASIONE: è un po’ come dare le chiavi della cassaforte in custodia ad Arsenio Lupin…

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