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Enogastronomia grande successo per “I Nebbioli del Rosa”
Enogastronomia grande successo per “I Nebbioli del Rosa”
Durante la manifestazione “ I NEBBIOLI DEL ROSA” organizzata da AIS Piemonte è stato celebrato il quarantennale della DOC Bramaterra con una masterclass su storia e territorio e due emozionanti degustazioni con la collaborazione dell’Associazione Interprovinciale per la
Vitivinicultura di Pregio nelle Aree Collinari del Bramaterra e del Lessona che ha fornito i vini. Il folto pubblico accorso in via Modena 23 a Torino ha potuto conoscere e degustare i vini di 48 produttori provenienti da tutte le Denominazioni dell’Alto Piemonte: Lessona, Boca, Gattinara, Ghemme, Fara, Sizzano, Coste della Sesia e, ovviamente, Bramaterra.
“I vini, prodotti in quest’area – commenta Mauro Carosso – sono accomunati dall’appartenenza ad un territorio di grande complessità geologica, ai piedi del Monte Rosa e sull’area dell’antico supervulcano della Valsesia, da condizioni pedoclimatiche uniche e da una lunga tradizione storica, che affonda le sue radici nel Medio Evo.”
Due le masterclass dedicate al Bramaterra: quella dell’annata 2015 ha messo in evidenza una qualità decisamente elevata in tutti i campioni, con una sorprendente declinazione dei diversi substrati geologici che il territorio presenta e a cui il vitigno nebbiolo sa dare voce e restituire con incredibile precisione di dettagli organolettici. In serata la seconda masterclass, un viaggio,emozionante, nelle annate storiche del Bramaterra, i partecipanti hanno avuto il privilegio di degustare bottiglie rarissime, dal 2006 sino al 1969, incontrando vini di sorprendente eleganza.
L’introduzione storica della masterclass è stata affidata a Roberto Marro, mentre l’agronomo Michele Colombo ha raccontato i momenti salienti del processo di ottenimento della DOC Bramaterra. “Parlare oggi di Bramaterra, commenta Michele Colombo, rispetto a 40 anni fa è come parlare di due mondi diversi. Quando nel 1979 è nata la DOC, esclusa l’azienda Tenute Sella, non esisteva nessuna azienda vinicola professionale che facesse solo quello. C’erano pochi produttori che facevano il vino come seconda attività e non si prevedeva certo che sarebbe cambiato così questo mondo.”
Ma è stata importante la partecipazione alla masterclass degli stessi produttori, dalla generazione dei giovani che stanno portando nuova linfa alla denominazione fino ai decani del Bramaterra, come Odilio Antoniotti. Momento unico, di commozione, il ricordo della figura di Umberto Gilodi narrato dal nipote che ha partecipato, su invito di Ais Piemonte, all’evento, ricordandone la figura profonda, sfaccettata, ricca negli innumerevoli spunti culturali a 360°, anch’egli tra i più attivi nella costituzione della DOC nel 1979.
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