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Enerbit: “La transizione ecologica deve diventare materia scolastica”

La proposta del presidente Paolo Maggia

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Enerbit: “La transizione ecologica deve diventare materia scolastica”

Enerbit: “La transizione ecologica deve diventare materia scolastica”

Con il futuro che si prospetta, in campo ecologico, è quanto mai importante che i giovani capiscano e interpretino gli scenari futuri. Rappresenta inoltre una grande opportunità di lavoro.

“La curiosità delle persone, si scontra con la scarsa informazione – afferma il Presidente in materia di transizione ecologica – Conosciamo cause ed effetti: occorre agire immediatamente, a partire dalla formazione delle nuove generazioni!”

Paolo Maggia parla chiaramente delle condizioni future. Occorre che l’ecologia e le tecnologie ad essa associate, siano parte integrante del sistema scolastico portando, fin dalle scuole elementari, una consapevolezza che rivoluzionerà il pensiero e l’agire collettivo.

“Sono molte le materie che si occupano di sviluppo sostenibile – continua Maggia – occorre unificarle e dar luce ad un nuovo insegnamento; sarà utile a fornire una corretta informazione alla portata di tutti.”

Il cambiamento climatico è un tema di cruciale importanza per la salvaguardia del pianeta. Le emissioni di carbonio, sommandosi all’intervento incosciente dell’uomo, hanno già influenzato considerevolmente le condizioni di vita umane, della natura e degli ecosistemi ad essa correlati. È questo l’incipit di una discussione fra alcuni ragazzi, attivisti nel campo “green”: “È spaventoso vedere come le stagioni siano mutate drasticamente, rispetto a quando eravamo bambini – continuano gli intervistati – Nel giro di poche decadi, la trasformazione ambientale ha seguito i ritmi delle ere geologiche e questo ha disarmato gli studiosi che di fronte a terremoti o valanghe, non sono più in grado di anticipare le calamità.”

L’adozione di tecnologie e fonti energetiche più sostenibili porterà a nuove opportunità di lavoro, sono già in molti ad optare per indirizzi di studio incentrati all’obiettivo ecologico.

“La rivoluzione deve partire dai governi – continuano i ragazzi – ma gli interessi delle grandi multinazionali energetiche hanno inquinato le prove che testimoniano i vantaggi del cambiamento energetico. Tecnologie, infrastrutture, incremento del lavoro e un nuovo stile di vita: sono questi gli elementi che incentiveranno i nuovi movimenti di mercato. Per vivere all’interno di un ecosistema occorre acquisire la consapevolezza di esserne un tassello: “I padroni del mondo hanno devastato e inquinato, tocca a noi rivoluzionare il futuro”. Concludono con entusiasmo e determinazione.

 

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