Attualità
Emergenza peste suina, nel Biellese verranno abbattuti 3.600 cinghiali
Dopo il “sì” del ministero la Regione Piemonte ha approvato il relativo piano
A 24 ore dall’approvazione da parte del Governo del provvedimento che regolamenta a livello nazionale la gestione dell’emergenza peste suina africana, la Regione Piemonte ha recepito la normativa approvando immediatamente il proprio Piano regionale che prevede per il Biellese l’abbattimento da parte dei cacciatori di 3.6oo cinghiali.
“Finalmente è arrivato l’intervento che attendevamo da Roma – ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ad Acqui Terme ha incontrato gli enti locali ed i rappresentanti del comparto insieme al commissario straordinario alla peste suina africana Angelo Ferrari, con i parlamentari e consiglieri regionali del territorio – Avremmo auspicato una azione più rapida perché nel frattempo la Regione ha dovuto far fronte alla situazione solo con le proprie forze, dalle prime ordinanze già a fine gennaio, all’anticipo di 3 milioni di euro per gli indennizzi per gli allevatori che hanno dovuto abbattere capi sani perché all’interno della zona rossa, fino al fondo da quasi 2 milioni per l’agricoltura e le altre realtà danneggiate. Abbiamo dovuto insomma anticipare ciò che a livello nazionale è stato definito solo ieri con lo stanziamento dei primi 10 milioni di euro, che serviranno a creare una rete di contenimento per bloccare il passaggio dei cinghiali infetti dall’area rossa a quelle non contaminate e agli indennizzi per le nostre aziende che dopo le conseguenze del covid, della guerra e dei rincari dell’energia e delle materie prime si trovano adesso a fronteggiare questa nuova emergenza e non possono essere lasciate sole”.
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