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Ecco perché i medici scappano dall’ospedale di Biella
Una lettera aperta a un medico che se ne va. E le polemiche intorno al reparto di gastroenterologia dell’ospedale divampano. Anche perché a firmare il documento è l’ex primario, Alberto Azzoni
Ecco perché i medici scappano dall’ospedale di Biella. Una lettera aperta a un medico che se ne va. E le polemiche intorno al reparto di gastroenterologia dell’ospedale divampano. Anche perché a firmare il documento è l’ex primario, Alberto Azzoni
Ecco perché i medici scappano dall’ospedale di Biella
Una lettera aperta a un medico che se ne va. E le polemiche intorno al reparto di gastroenterologia dell’ospedale divampano.
Anche perché a firmare il documento è l’ex primario, Alberto Azzoni, che descrive un panorama più che preoccupante. Nel quale dice chiaramente che esiste un problema serissimo nella gestione della struttura sanitaria. Ecco il testo della lettera.
“Ciao Alby… Solo per dirti che ho appena dato il preavviso… volevo che fossi tra i primi a saperlo…. Un abbraccio”. Questo il crudo e sibillino messaggio ricevuto stamattina. Sebbene sapessi benissimo di cosa si trattava, ho risposto “Quale preavviso? Mi preoccupi…” e mi sono precipitato in ospedale. Sì, in ospedale, perchè il messaggio proveniva da M., il giovane collega con cui ho condiviso il mio lavoro di medico negli ultimi anni della mia carriera, prima di cedere alla pensione, ormai nove anni fa. Così M., triste e rassegnato, mi ha confermato ciò che già sapevo da tempo: lascia l’ospedale a causa di condizioni di lavoro non più accettabili a causa di turni pesantissimi, impacci organizzativi ingiustificabili, assoluta mancanza di prospettiva di qualificazione/arricchimento professionale, ecc.
Una sconfitta personale
Sto vivendo la sua decisione come una sorta di sconfitta personale poichè ero stato il suo tutor e la sua decisione non può che riaccendere la memoria della mia stessa scelta di 9 anni fa, quando, “appena” 63enne mi dimisi, deluso dalla impossibilità di motivare e poter accrescere professionalmente me e i medici della mia Struttura, oberati da turni opprimenti non solo per numero ma soprattutto perchè necessariamente limitati alla più “banale” e ripetitiva routine, consapevole che le nostre risposte al bisogno di salute dei pazienti rischiavano di non poter mantenere un adeguato livello di qualità rispetto al progresso della medicina, impossibilitati anche solo a confrontarci all’interno della Struttura sui casi più complessi o a trasmettere le competenze ed esperienza ai più giovani.
Rileggo oggi tra i documenti conservati nella memoria del PC le mie lamentele, rivendicazioni e proposte inviate alla Direzione dell’ospedale più di 10 anni fa, rimaste inascoltate allora come ora.
Resta un solo medico
Mi spiega M. che, quando anche lui se ne sarà andato, la Struttura, che fino a tre mesi fa era composta da cinque unità mediche, sarà ridotta a un solo medico! Sì: in pochi mesi quattro medici su cinque hanno scelto altre strade senza che nel frattempo siano state individuate soluzioni. I biellesi che avranno bisogno delle prestazioni erogate dalla Struttura (visite, esami endoscopici, ricoveri specialistici, interventi ordinari e in urgenza) dovranno – se potranno – rivolgersi altrove.
Ma no: si faranno i concorsi! Ma con quali speranze se all’ultimo, recente bando i medici presentatisi sono stati addirittura uno? La giustificazione della Direzione sarà che purtroppo non c’è nulla che si possa fare: rassegnamoci (anzi: rassegnatevi!). Peccato che a un analogo recente bando nella vicina Ivrea i candidati siano stati invece molti di più. Perché? La risposta la danno i giovani specializzandi dell’area torinese che dicono all’incirca: “Ma che veniamo a fare a Biella dove ci opprimerebbero solo in turni di massacrante routine e non impareremmo nulla?”.
Si, questo si dice del nostro bell’ ospedale; ma forse è perchè non hanno avuto l’opportunità di leggere la Classifica di Newsweek/Statista (elaborata su parametri che vi invito a cercare in rete e a comunicarmeli, se li troverete) nella quale il nostro nosocomio raggiunge i primi posti in Piemonte e non solo, autorizzando la Direzione a dichiarare alla stampa “Un risultato che ci spinge a proseguire su questa strada anche in futuro”.
Comprendo la sua decisione
Caro M. vorrei dirti che comprendo la tua decisione che è analoga alla mia di 9 anni fa. Ma,attento: il Direttore Generale allora, fingendo di non capire perchè me ne andavo, arrivò a invitarmi a continuare la mia attività “come volontario” per tamponare il problema di carenza; preparati una risposta adeguata nel caso lo propongano anche a te.
Nel frattempo, ci pensano da anni, forse stanno meditando di abbellire la Struttura con l’attributo di “Complessa”: una bella scatola nuova, magari piena di tecnologia (bada bene, donata dai generosi biellesi) per richiamare qualche ignaro malcapitato che dopo pochi mesi comunque probabilmente se ne andrà. Non cascarci!
Alberto Azzoni
LEGGI ANCHE: L’Asl di Torino viene in supporto alla gastroenterologia di Biella
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Pol
29 Aprile 2024 at 15:29
finché ai vertici di comando ci sono parac…ti e raccomandati e incapaci e politicizzati in più inetti é normale che ci sia un fuggi fuggi é già una bella cosa che gli stessi al potere non prendano un bel vulpin da chi non sopporta più la loro incapacità e boria .
Sempre io
29 Aprile 2024 at 20:46
l’ospedale di Biella si sta rivelando una delusione e in netto peggioramento e parlo da sanitaria..non hanno colpe medici, infermieri e OSS che si stanno prosciugando con turni massacranti e nessuno pensa alla loro salute mentale che vedendo tanto dolore altrui con il mix alle ore lavorative è piu che giustificato l’abbandono.
in Italia ormai la sanità pubblica è destinata a morire nel corso degli anni.
Schifata
30 Aprile 2024 at 6:51
MIA ESPERIENZA:ALLA MIA RICHIESTA DI INCONTRO PER SPIEGAZIONI E SCUSE DA PARTE DI TREVISAN PAOLA(DIREZIONE MEDICA)CHE A MIE DOMANDE SU UNA MIA SITUAZIONE MI HA RISPOSTO PER 5 VOLTE”CHE CAZZO NE SO”, DIRETTORE GENERALE SANÓ MARIO MI HA RISPOSTO CHE LUI CREDE A TREVISAN PAOLA.QUESTO È LO SCHIFO CHE C’È NELL’OSPEDALE DI BIELLA.
Roberto
30 Aprile 2024 at 8:28
Ma perché i giornali non mettono in prima pagina i dirigenti? Se la colpa è loro dirigenti, vorrei che fossero loro a giustificarsi e a metterci la faccia. Vorrei vedere la foto della faccia dei dirigenti in prima pagina.
Schifata
30 Aprile 2024 at 13:06
CODARDI,LA VIGLIACCHERIA È LA LORO QUALITÀ🤮
Giuseppe
3 Settembre 2024 at 9:36
Chi comanda, e’ una banda di incapaci!!!Andatevene…prima che sia la gente a farvi scappare…vergogna!!!