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Ecco cosa fare se un nostro caso è affetto da demenza

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Presso la “Casa dei Popoli e delle Culture” di fronte ad un folto numero di partecipanti, Nadia Bonino, esperta di assistenza a persone con demenza e Presidente dell’Associazione Casa di Giorno di Biella, ha relazionato sui problemi di chi assiste famigliari affetti da malattie dementigene.

“Il compito del caregiver di questi malati è un compito ingrato” ha affermato la relatrice. “La demenza è una malattia subdola, difficile da capire” anche perché a volte sembra che la persona capisca tutto e sembra “che lo faccia apposta” oppure “che mi prenda in giro”. Soprattutto il coniuge anziano fa queste affermazioni.
A volte vuole “tornare a casa” anche con modi violenti, perché è convinto di abitare nella casa in cui viveva decenni prima.
Anche se si è preparati a quello che succede alle persone con demenza, quando ci si trova di fronte ad un genitore, ad un coniuge che non riconosce la propria casa o i propri famigliari è sempre un dramma. Non si è mai preparati abbastanza.
Spesso il coniuge anziano di una persona con demenza rifiuta gli aiuti di altri perché “è in grado di farcela”.
A volte ci si sente in colpa perché non si riesce a “fare tutto” ma è necessario accettare gli aiuti da parte di famigliari, badanti o anche strutture residenziali e semiresidenziali. L’ansia della persona con demenza è legata al fatto che perde il senso del tempo e dello spazio.  Importante cercare di riorientare le persone con accorgimenti quali orologi e calendari grandi e ad altezza della loro visuale.
E la paura ? Un malato di Alzheimer non ha la capacità di distinguere un sogno dalla realtà per cui si sveglia da un brutto sogno ma non riesce a capirlo. Quando apre gli occhi può darsi che non riesca a riconoscere la stanza…. Tutte queste sensazioni inducono paura che può portare a reazioni anche violente. Ciò è doloroso e difficile da accettare per un operatore ma ancor più per un figlio.
E per il vagabondaggio cosa fare ? Alcune volte percorrono una ventina di km nella giornata. È necessario tenerli occupati, fargli fare passeggiate.
L’incontro rientra nell’ambito del Corso per Caregiver “Migliora la tua assistenza” organizzato da FAP ACLI, ANZITUTTO in collaborazione con Istituto San Paolo, col supporto della 3Bi – Biblioteca Biomedica Biellese.
Il prossimo, quarto della serie di sei, avrà luogo martedì 5 novembre alle ore 17.30, sempre presso la Casa dei Popoli e delle Culture di via Novara 4 Biella e l’argomento sarà “Le dipendenze nelle attività della vita quotidiana” e la relatrice sarà Enrica Borrione, Coordinatrice della Lungodegenza e Geriatria Territoriale dell’Ospedale di Biella. Anche questo incontro sarà aperto a tutti e non è necessario aver partecipato a quelli precedenti.

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