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È morto Davide, l’uomo che si lanciò dal muraglione
Avrebbe compiuto 49 anni tra poco. La tragedia a Biella.

È morto Davide, l’uomo che si lanciò dal muraglione
È morto Davide, l’uomo che si lanciò dal muraglione
Dopo circa un mese di agonia, ha smesso di battere il cuore di Davide Romano. Era ricoverato al Cto dallo scorso 13 aprile. Da quando si era buttato dal muraglione di viale Carducci, a Biella.
La sua storia aveva destato profonda tristezza, anche perché non era la prima volta che provava a farla finita. Anzi, ci aveva provato per ben tre volte nel giro di pochi giorni. Per ben due volte era stato visto e fermato in tempo. Anche la terza volta, in realtà, un poliziotto lo aveva afferrato e bloccato. Ma l’uomo si era divincolato ed era riuscito a liberarsi dalla presa dell’agente. Al quale era rimasta soltanto la giacca tra le mani. Sembrava che l’intervento fosse stato comunque determinante, in quanto aveva rallentato la caduta. Invece nonostante si fosse salvato, le ferite si sono alla fine rivelate troppo gravi e il 48enne è morto dopo alcune settimane di ricovero. Avrebbe compiuto 49 anni tra pochi giorni.
“Non è stato aiutato”
Stando a quanto appreso in quei giorni, c’erano il demone della ludopatia e i debiti accumulati a causa del gioco dietro al dramma umano che lo ha portato tentare di farla finita.
Una teoria confermata anche dal nipote acquisito, Alex, dalle cui parole emergono rabbia e dolore: «Mio zio ha fatto una morte ingiusta».
«Mio zio non è stato aiutato ad uscire davvero dalla sua malattia – prosegue -. Era ludopatico, aveva chiesto qualsiasi tipo di aiuto. Voleva essere chiuso in qualche struttura, ma questo purtroppo è stato il risultato».
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