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Distribuite le mascherine alla maggior parte dei commessi
Distribuite le mascherine alla maggior parte dei commessi
Mascherine “si”, mascherine “no”. Al momento la legge non le prevede, ma tanti supermercati biellesi si sono già attrezzati.
La questione è nata dal fatto che alcuni operatori del settore alimentare hanno innalzato la propria voce in tema di sicurezza personale, in questi giorni particolarmente difficili dovuti all’emergenza Coronavirus.
Molti punti vendita biellesi hanno dato ragione ai dipendenti, dotando il personale che opera a stretto contatto con il pubblico, come ad esempio i cassieri, di mascherine.
Alla Coop de’ Gli Orsi le casse saranno inoltre, da oggi, dotate di un’ulteriore protezione. Si tratta di una barriera di delimitazione in plexiglass per aumentare la sicurezza di dipendenti e clienti. Dalla direzione fanno sapere inoltre che fino ad oggi la cooperativa ha messo in campo le seguenti azioni: segnaletica e cartellonistica di prevenzione anti-assembramento nei vari punti di vendita, attivazione di tutti i protocolli di sicurezza anti-contagio, azioni volte alla tutela delle persone che transitano nei negozi, siano esse dipendenti, collaboratori, soci o clienti, come rispetto della distanza di almeno un metro, contingentamento degli ingressi ed intensificazione delle iniziative di pulizia dei carrelli e sanificazione delle superfici.
Stessa situazione al Gigante di Gaglianico, dove il direttore spiega che da oggi (ieri per chi legge), tutti i suoi dipendenti sono stati forniti di mascherina, e che fin dall’inizio sono stati rispettati tutti i protocolli igienico-sanitari.
Cassieri muniti di mascherina anche al Famila di via Rosselli a Biella: «Tutti i nostri operatori- spiega il responsabile del punto vendita -, sono tenuti ad indossare la mascherina. Naturalmente ci siamo anche organizzati al fine di far rispettare a dipendenti e clienti quanto previsto del Decreto del Presidente del Consiglio, in primis la distanza di sicurezza di almeno un metro e il contingentamento degli ingressi, oltre a tutte le norme igieniche. Non è una situazione semplice ma sicuramente si tratta di misure necessarie per uscire il prima possibile dall’emergenza».
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