Attualità
«Dimettermi per la battuta su Berlusconi? Non ci penso proprio»
Cogotti dopo il post su Fb e la gogna social: «La sua passione per le donne era nota, lui stesso si sarebbe fatto una risata»
«Dimettermi per la battuta su Berlusconi? Non ci penso proprio. Era palesemente una boutade, peraltro riferita a una passione che lo stesso Berlusconi non ha mai nascosto e che lo ha fatto finire più d’una volta agli onori della cronaca. Sono onestamente sorpresa dalla totale assenza di un minimo senso dell’umorismo».
Greta Cogotti, consigliera comunale del Pd e neo vice presidente dell’assemblea, è diventata “famosa” dopo un post relativo alla decisione di intitolare l’aeroporto di Malpensa all’ex presidente del consiglio. Post che ha provocato reazioni a livello locale, prima, e nazionale poi, dopo essere stato ripreso dalla pagina Facebook del ministro Matteo Salvini. A scandalizzare tanti elettori di destra è stato l’invito di Cogotti a dedicare un centro massaggi o un night club a Berlusconi, anziché lo scalo lombardo.
“A sinistra sono senza vergogna”, il commento di Salvini a corredo del post con tanto di screenshot delle parole di Cogotti, oltre a nome, cognome e fotografia della biellese e la parola “VERGOGNA” ribadita a caratteri cubitali.
«Dimettermi per la battuta su Berlusconi? Non ci penso proprio»
La vicenda è diventata rapidamente un caso nazionale, almeno sui social, con migliaia di commenti e reazioni indignate. Non ultima quella del centrodestra biellese, che nel pomeriggio di lunedì ha diramato un comunicato congiunto condannando il post di Cogotti e chiedendole di fare un passo indietro.
Consigliera, si aspettava di scatenare questo finimondo? Ci spieghi cos’è successo.
Onestamente sono rimasta abbastanza sorpresa, anche perché quel post non era pubblico, ma con la privacy ristretta ai miei amici su Facebook. Evidentemente qualcuno si è preso la briga di fare degli screenshot e farli girare.
In tanti l’hanno presa parecchio male…
A me dispiace se qualcuno si è sentito offeso, era una frase palesemente ironica e sarcastica Consideri che ho ricevuto messaggi di solidarietà persino da persone che votano a destra, significa che chiunque abbia un minimo di senso dell’umorismo è in grado di capirla e al massimo di farsi una risata. Anzi, se penso al personaggio che era Berlusconi, me lo immagino che se la ride pure lui da lassù.
Solidarietà per la gogna social che ne è seguita? E’ vero che si è rivolta anche alle forze dell’ordine?
Sì. Finora non ho ricevuto minacce, ma innumerevoli insulti e offese, soprattutto sul mio profilo Instagram. C’è chi mi ha scritto che quando morirò mi intitoleranno i cessi, chi dimostrando estrema fantasia ha storpiato il mio cognome… Insomma, nulla di nuovo, tutta roba da quinta elementare. Detto ciò c’è un limite a tutto. Ci tengo però a sottolineare un aspetto che mi ha colpita positivamente: al netto dell’accanimento e delle parole sgradevoli, ho ricevuto anche tanti messaggi di incoraggiamento che non mi aspettavo. Più d’una persona si è messa a difendermi e a rispondere a chi mi insultava.
L’ha sorpresa che a puntare i riflettori su di lei sia stato Salvini e non Forza Italia?
All’inizio un po’ in effetti sì. Poi però mi sono ricordata che è la stessa persona che andava a citofonare a un adolescente per chiedergli se spacciasse. E’ la sua cifra: fa sempre la voce grossa con chi reputa più debole di lui. Cerca in tutti i modi di ottenere visibilità, forse per recuperare consensi; probabilmente anche quel post serviva a quello. Forza Italia non ha avuto la sua stessa reazione, si vede che è meno suscettibile e più consapevole di quanto a Berlusconi piacessero le donne. D’altro canto sono cose che non ha mai nascosto. Anzi, se n’è sempre vantato pubblicamente.
Però è comunque l’intero centrodestra, ora, a chiederle di fare un passo indietro. Che intenzioni ha?
La richiesta mi fa quasi sorridere. Non mi pare che quando qualcuno di ben più importante di me, a destra, ha detto cose decisamente più offensive abbia mai fatto un passo indietro. Penso agli attacchi subiti da Boldrini, alla bambola gonfiabile, alle offese rivolte ad Elly Schlein e prima ancora alla moglie di Matteo Renzi. Sempre donne, tra l’altro. Di fronte a tali insulti, ho sempre dovuto ridere, non prendermela, perché “noi di sinistra siamo sempre così suscettibili, permalosi…”. Eppure, di fronte a una mia ovvietà sul trascorso dell’ex presidente del consiglio, io dovrei dimettermi dal mio ruolo perché non idonea. A questo punto, mi chiedo, le “battute” fan ridere solo se le fanno le destre?
Ribadisco, non vedo perché debba fare passi indietro io per una battuta. Su un argomento sul quale, peraltro, è sempre stato Berlusconi stesso a fare ironia. Assolutamente no. Non ho nessuna intenzione di dimettermi. Chiedo comunque scusa perché la mia intenzione non era certo quella di offendere la sensibilità di qualcuno, né tantomeno di mancare di rispetto a un defunto».
LEGGI ANCHE: “Malpensa intitolato a Berlusconi? Meglio un night”: bufera sulla consigliera Greta Cogotti
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Ardmando
11 Luglio 2024 at 8:43
La sinistra è composta da partiti di politicanti vigliacchi. Soffrono di un devastante complesso di inferiorità e sono invidiosi patologici. Oltre ad altri problemi mentali, basti vedere la segretaria/o del PD che è una creatura talmente improbabile da essere imbarazzante. Ora questa “politicante” sostiene che la sua era una battuta e che non voleva offendere nessuno. Mente sapendo di mentire. Ma tant’è, la sinistra vive di violenza verbale e di pochezza. Presto ci dimenticheremo di costei.
aergio
11 Luglio 2024 at 10:43
E quando mai si dimettono ? Con gli stipendi che prendono !
bruno drago
11 Luglio 2024 at 13:13
Non chieda scusa