Attualità
Cristina Patelli: “DAD BOCCIATA”
Cristina Patelli – Docenti e studenti bocciano la Didattica a distanza. Lo certifica uno studio della Fondazione Agnelli, reso noto nei giorni scorsi. Il ricorso alla “Dad” come misura d’emergenza nel corso del primo, e soprattutto, del secondo, anno scolastico, va dunque in archivio con una sostanziale sconfitta del modello pensato dai 5 Stelle e dall’ex ministra Azzolina al governo. Tutto previsto. Ma ora è certificato da fonti autorevoli.
Le sfide del nuovo anno scolastico, però, vanno affrontate ora, in estate, ammesso che ci sia ancora tempo. E’ infatti evidente che nel corso dei due anni passati non sia stato fatto abbastanza in termini di nuovi spazzi dove fare lezione, misure di areazione e distanziamento tra alunni e personale in corridoi e aule. Questo porta il pericolo, nel prossimo autunno, per nuove misure restrittive nelle scuole italiane. Tutti gli studi, ma anche le testimonianze di familiari e di studenti, confermano che con la “Dad” a soffrire di più siano gli studenti fragili, che hanno appreso meno e conseguito voti meno brillanti. Un quadro sconfortante. Ci chiediamo allora dove siano i risultati tanto decantati dall’ex ministro Azzolina sull’eliminazione della famigerate “classi pollaio”? Ricordiamo manifesti (molto elettorali) stampati in città dove venivano elogiati risultati mirabolanti con stanziamenti milionari proprio per abbattere questo problema. Risultati, alla prova dei fatti, il nulla, come dichiarato dal ministero nei giorni scorsi (“non abbiamo la bacchetta magica”).
Ora il tempo a disposizione per il Ministro Bianchi, dallo stile prudente e parco di annunci, dopo la stagione delle comparsate televisive dell’Azzolina, è davvero molto poco. E la mancanza di una visione d’insieme da parte delle forze di governo che sostengono Draghi, non aiuta di certo la ricerca di una soluzione. La battaglia sui docenti precari, come ricordato più volte, per esempio, lo dimostra ampiamente. Noi della Lega siamo per risolvere il problema, gli altri partiti per rimandarlo. Il tutto sulla pelle di lavoratori, studenti e famiglie.
On. Cristina PATELLI
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