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Cossato: «Mancano medici di base che assistano gli anziani con difficoltà motorie»

La segnalazione di Paola Parola

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COSSATO –  «Sono situazioni che viviamo sulla pelle, di cui anche altre persone certamente ne soffrono e per le quali si dovrebbero prendere dei provvedimenti. Mi riferisco alla mancanza di medici di base – spiega Paola Parola, che segnala la situazione -. Parlo per esperienza vissuta da un famigliare.

Da voci di corridoio, dal panettiere e dalla pettinatrice, siamo venuti a sapere che il medico che ci assiste fra un mese cesserà l’attività, ma nessuno ha avvisato i pazienti che si stanno trovando in balia di loro stessi e che mediamente sono avanti con gli anni. Penso che una comunicazione ufficiale, con l’affissione di un cartello in studio, intanto sia doverosa.

L’alternativa poi, al dottore che si ritira, proposta dall’Asl, è un medico con lo studio che si trova in una posizione decentrata, oppure un medico che esercita fuori città.

È vero, nel nostro caso, ci sono famigliari che possono dare una mano, ma non penso che tutti siano così agevolati. Come fanno gli anziani che si muovono con difficoltà ? Devono essere dotati di buone gambe, oppure avere la disponibilità di un’auto. Da quanto ci viene detto pare che i medici possano accogliere parenti di pazienti già loro, ma per i nuovi pazienti? Teniamo anche conto che ci sono anziani che non si affidano al mondo digitale per ricevere le prescrizioni e allora come fanno?».

Dallo scorso agosto, come aveva dato notizia l’Asl Bi, sono in servizio due nuovi medici, ma la situazione rimane difficile.

«Non dico che la situazione non venga presa in considerazione, ma sicuramente merita più attenzione, perché il problema c’è, esiste».

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