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Cosa è rimasto di Aiazzone su “I luoghi dell’abbandono”
Un viaggio all’interno dello storico complesso
Cosa è rimasto di Aiazzone su “I luoghi dell’abbandono”
Cosa è rimasto di Aiazzone su “I luoghi dell’abbandono”
Un viaggio nell’area che ha ospitato i saloni del mobilificio più conosciuto d’Italia. La pagina raccoglie “scatti fotografici che trasmettono il cupo declino di certe location, mostre multisensoriali a tema e divulgazione culturale di vario genere”. E un servizio è stato dedicato ad Aiazzone.
Aiazzone era un’azienda italiana, fondata a Biella, che inizialmente produceva e poi commercializzava mobili. Divenne estremamente nota negli anni ’70 e ’80 grazie all’imprenditore Giorgio Aiazzone e al suo uso massiccio della pubblicità televisiva, tanto da possedere proprie reti televisive. L’azienda è fallita dopo la morte del suo fondatore, ma è ricordata come un’icona del marketing e del successo imprenditoriale di quel periodo.
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Ci.Di.
8 Novembre 2025 at 11:53
Dava fastidio a molti a Biella…tutti quelli che con il tessile si consider(av)ano padroni della città…
Purtroppo di quella generazione di imprenditori innovatori non resta più nulla.
Marco
8 Novembre 2025 at 14:40
Diciamo anche che Aiazzone è stata una meteora che la sua stella ha iniziato ad offuscarsi ben prima della sua tragica fine. Le sue pubblicità aggressive e martellanti erano diventate ripetitive e assillanti per molti anche fastidiose. La qualità dei prodotti è andata via via scadendo perchè offrivano davvero troppo per il poco che facevano pagare i mobili. La Città del Mobile era un progetto nato morto, quando la fama della Aiazzone stava già tramontando. Con o senza di lui, se fosse stata inaugurata, avrebbe chiuso i battenti nel giro di poco tempo perchè non era assolutamente sostenibile. Giorgio Aiazzone era un visionario, uno che ha saputo trasformare una piccola attività di famiglia in un impero (grazie anche ai soldi della famiglia della moglie), ma era un impero di neve che si è sciolto ed è evaporato in brevissimo tempo.