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Coronavirus: “Nessuno pensa a noi commessi”

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Riceviamo e pubblichiamo alcune considerazioni di chi, in una situazione di “emergenza” in cui a scopo precauzionale sono state chiuse scuole e cinema, si trova quotidianamente a contatto con moltissime persone e si chiede perchè:  “i commessi debbano continuare a rischiare?”

Buongiorno,

Vorrei sottoporre alla vostra attenzione un problema a mio parere un pochino sottovalutato. A Biella stanno chiudendo tutte le attività e le scuola per l’emergenza coronavirus.  Mi chiedo se sia così necessario che anche i nostri centri commerciali rimangano aperti. Posso capire i supermercati dove la gente compra le materie prime. Ma seriamente è così necessario tenere i negozi aperti? Non possiamo sopravvivere una settimana senza una maglia o un pantalone nuovo? E soprattutto: NOI COMMESSI CHE CI LAVORIAMO PER QUALE MOTIVO DOBBIAMO CONTINUARE A RISCHIARE?!

Questa è solo la mia umile opinione data dal fatto che noi commessi siamo al macello in una situazione così pericolosa. Infatti in un centro commerciale con la quantità di gente che c’è e il fatto che sia un luogo chiuso, non lavoriamo molto tranquilli. “

Lettera firmata

 

Immagine di repertorio

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