Attualità
Contagi zero? Le proiezioni parlano del 26 giugno per il Piemonte e di metà agosto per la Lombardia
Secondo le nuove proiezioni fatte dagli esperti dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane – coordinato dal Professor Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio e Ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica, e dal Dottor Alessandro Solipaca, Direttore Scientifico dell’Osservatorio – per la Lombardia il traguardo dei contagi zero si raggiungerà solo a metà agosto (se va bene, ma probabilmente molto più in là).
Le proiezioni dello studio: le date
Come riportano i colleghi di PrimaVercelli, la precisione delle proiezioni è legata alla corretta rilevazione dei nuovi contagi: è infatti noto che questi possono essere sottostimati a causa dei contagiati asintomatici.
- Secondo le proiezioni dell’Osservatorio a uscire per prime dal contagio da coronavirus (cioè zero nuovi casi Covid-19 positivi) dovrebbero essere le due Province Autonome di Bolzano e Trento (già tra oggi 21 e 22 maggio, seguite dalla Calabria (22 maggio), Umbria (23), Sardegna (24), Basilicata (26) e Valle d’Aosta (29).
- Per l’azzeramento dei contagi occorrerà aspettare il mese di giugno in Abruzzo (1 giugno), Puglia (3), Campania (3) Sicilia (6), Toscana (6 giugno), Veneto (9 giugno), Friuli Venezia Giulia (12), Lazio (17), Emilia-Romagna (22), Marche (23), Liguria (24 giugno) e Piemonte (26 giugno).
- Il Molise ha sperimentato un andamento dei contagi molto particolare, tanto che la curva dei nuovi contagi è pressoché parallela all’asse orizzontale e questo rende impossibile avanzare ipotesi sull’azzeramento. La motivazione potrebbe risiedere nel fatto che negli ultimi dieci giorni sono stati riscontrati nuovi focolai che hanno invertito la dinamica discendente della curva. Comunque, si sottolinea che il numero dei contagi degli ultimi due giorni è molto basso.
- Il quadro prospettico è molto diverso in Lombardia, Regione dalla quale sono partiti i primi contagi da coronavirus, per la quale secondo i dati attuali l’azzeramento dei nuovi casi avverrebbenon prima della metà di agosto.
Ma c’è una puntualizzazione: queste stime sono fatte con un mantenimento della mobilità sociale a livelli estremamente contenuti, sarà necessario rivederle alla luce dell’ultimo Dpcm.
Situazione delicata con le riaperture
“La Fase 2 metterà alla prova la capacità organizzativa delle Regioni e il buon senso dei cittadini, poiché interviene in un momento in cui i nuovi contagi sono ancora un numero a due cifre per 11 Regioni italiane (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana e Veneto) e il rischio di una ripresa dell’epidemia non è trascurabile. Invece, molto delicata è la situazione in Lombardia, speriamo non si debba pagare un prezzo troppo alto in termini di salute”, spiega Solipaca.
Il nuovo coronavirus SARS CoV-2 al 17 maggio ha contagiato 224.760 persone e provocato oltre 31.763 decessi in Italia.
“L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane ha seguito l’evolversi dell’epidemia e ha ritenuto importante fornire dati e previsioni elaborate su solide basi scientifiche sull’evoluzione dei contagi quale contributo alle scelte delle Istituzioni nazionali e regionali, focalizzando l’attenzione sulla data a partire dalla quale ci si potrebbe attendere l’azzeramento dei nuovi contagi – spiega Solipaca.
Le proiezioni, lo ripetiamo, tengono conto dei provvedimenti presi da Governo e Regioni fino al 15 maggio, pertanto, non permettono di prevedere gli effetti sui nuovi contagi dovuti alla fine del lockdown.
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