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Consumo del suolo, ogni giorno in Piemonte viene cementificata un’area grande come 2,4 campi di calcio

I dati di ARPA

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E’ stato presentato e pubblicato il Rapporto “Il consumo di suolo in Italia 2023”  dall’SNPA – Sistama Nazionale per la Protezione dell’Ambiente.

Il consumo di suolo continua a trasformare il territorio nazionale. Al 2022 la copertura artificiale si estende per oltre 21.500 km2, il 7,14% del suolo italiano (7,25% al netto di fiumi e laghi). I cambiamenti dell’ultimo anno si concentrano in alcune aree del Paese: nella pianura Padana, nella parte lombarda e veneta e lungo la direttrice della via Emilia, tutta la costa adriatica, in particolare in alcuni tratti del litorale romagnolo, marchigiano e pugliese.

La perdita di suolo e di tutti i servizi ecosistemici che fornisce, compresa la capacità di assorbire l’acqua, non conosce battute d’arresto: il 13% del consumo di suolo totale (circa 900 ettari) ricade nelle aree a pericolosità idraulica media, dove l’11% di territorio è ormai impermeabilizzato, un valore sensibilmente superiore alla media nazionale (con un aumento medio percentuale dello 0,33%).

Considerando il consumo di suolo totale dell’ultimo anno, più del 35% (più di 2.500 ettari) si trova poi in aree a pericolosità sismica alta o molta alta. Infine, il 7,5% (quasi 530 ettari) è nelle aree a pericolosità da frana.

I dati del Piemonte
Tra il 2021 ed il 2022 in Piemonte si sono consumati altri 617 ettari netti di suolo, per un totale di suolo occupato da superfici artificiali di 170.199 ettari, il 6,70 % dell’intera area regionale. Il valore è il secondo più alto della serie storica, inferiore al solo periodo di osservazione 2020-2021 in cui il consumo si era attestato a 679 ettari; nel 2022 il cosumo di suolo è connesso in maniera rilevante anche all’adeguamento della rete di trasporti con importanti opere che toccano sia il sud del Piemonte (Autostrada Asti-Cuneo A33, Terzo valico), sia il nord (tangenziale di Novara).

Per dare un’idea del consumo di suolo del 2022, è come se ogni giorno fosse stata artificializzata una superficie equivalente a 2,4 campi da calcio. In termini assoluti, il valore del 2022 proietta il Piemonte al quinto posto a livello nazionale, dopo Lombardia, Veneto, Puglia ed Emilia Romagna; in termini di aumento percentuale rispetto alla superficie artificiale dell’anno precedente, con il valore dello 0,36 % il Piemonte si attesta al primo posto in nord Italia, sopra la media nazionale pari a 0,33%.

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