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Confesercenti, il caldo limita le attività all’aperto compresi gli acquisti nei negozi

Secondo l’organizzazione di categoria le vendite si concentrano dopo le 18

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L’ondata di calore non impatta solo sul lavoro, ma in generale scoraggia l’attività all’aperto riducendo anche la propensione al consumo delle famiglie e mette a rischio circa 3,4 miliardi di euro di spesa. A stimarlo è Confesercenti, in vista del tavolo sull’emergenza caldo al ministero del Lavoro, previsto per domani mattina.

In tutta Italia, le imprese associate – sottolinea Confesercenti – segnalano un rallentamento degli acquisti e un cambiamento delle fasce orarie di chi va a fare compere nei negozi: cittadini e turisti rinunciano allo shopping nelle ore più calde del giorno, concentrandolo nel tardo pomeriggio, in particolare dalle 18 in poi. Uno spostamento sfavorevole per il commercio sulle aree pubbliche: nei mercati e mercatini all’aperto, tradizionalmente attivi la mattina, alcuni associati segnalano cali fino al 30% delle vendite rispetto allo scorso luglio. Situazione difficile anche per le attività della ristorazione: il caldo straordinario scoraggia l’utilizzo di dehors e tavoli all’esterno, in particolare nelle città del centro sud.

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